Cotarella, presidente Enologi Italiani: “Inutile fare previsioni, aspettiamo la vendemmia”

La mancanza di precipitazioni, le gelate di aprile, la siccità estiva. I fattori climatici hanno spinto gli addetti ai lavori a fare previsioni e stime, anche qualitative, sull’attuale annata del vino. C’è chi ha posto analogie col 2012, ricordando, per esempio, che il Sangiovese dà il meglio di sé in presenza di leggeri stress idrici. Per Riccardo Cotarella, presidente degli Enologi Italiani, è inutile fare previsioni infondate o proclami sulla qualità. “Mai come quest’anno – spiega Cotarella a Winenews.it – le conclusioni si potranno tirare solo alla fine della vendemmia. È auspicabile che tutti lavorino con serietà, senza lanciarsi in previsioni infondate o proclami sulla qualità, o sulla solita annata eccezionale”. “Anche perché – continua Cotarella – i danni della siccità di queste settimane non li conosciamo, e dobbiamo vedere se questa situazione perdurerà ancora a lungo o le cose cambieranno. Potremmo già fare qualche previsione, ma in Assoenologi non giochiamo a dare i numeri al lotto. Abbiamo già attivato i nostri 4000 “sensori umani”, ovvero i tanti colleghi che per mestiere, esperienza e conoscenza delle loro realtà sono i migliori rilevatori, e verso il 20 di agosto verosimilmente divulgheremo le prime previsioni. Anche se, lo ribadisco, quest’anno più che mai si deve essere prudenti e rigorosi”.