A Firenze il “rinascimento” della viticoltura e dell’enologia italiana con il Congresso n. 72 di Assoenologi

Se il “nuovo rinascimento” della viticoltura e dell’enologia italiana e mondiale si sta sviluppando sotto il grande mantello della “sostenibilità”, non poteva esserci migliore palcoscenico della Firenze “culla del Rinascimento” culturale ed in larga parte anche vinicolo italiano per raccontarlo (grazie soprattutto al genio di Giacomo Tachis, che sarà ricordato in diversi momenti e grandi degustazioni), e fare il punto delle situazione. E così sarà proprio il capoluogo toscano ad ospitare il Congresso n. 72 di Assoenologi, che avrà come tema portante proprio “La scienza della sostenibilità del vino”, intesa come conoscenza a 360° gradi del tema. Che, dal 17 al 20 novembre, sarà sviscerato dal punto di vista vigna, del mercato, del consumatore, dell’economia, della ricerca genetica, ma anche della ristorazione, con spaccati ed esperienze dall’Italia e dal mondo, raccontati da personaggi di indiscussa autorevolezza.

Si parte il 17 novembre, alle ore 14, in maniera multisensoriale, con la degustazione guidata da Pierluigi Gorgoni e Filippo Bartolotta (il globe trotter wine teacher che ha guidato la degustazione del presidente Obama, attraverso grandi e particolari vendemmie e vini d’Italia, ndr), che sarà un viaggio attraverso la Toscana del vino tra Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano, che sarà gusto preludio all’apertura ufficiale del Congresso (tutto alla Stazione Leopolda, ndr), con gli interventi del presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, del copresidente della Unione International des Oenologues Serge Dubois, i presidenti di Simest Salvatore Rebecchini e di Federvini Sandro Boscaini, e delle autorità locali, dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al sindaco di Firenze Dario Nardella, passando per gli assessori all’agricoltura della Regione Marco Remaschi, e del Turismo di Firenze Anna Paola Concia. Inoltre, sarà ci scena il premio Assoenologi-Versini 2017 a Daniela Fracassetti dell’Università di Milano, e la presentazine del libro firmato dall’associazione, “Vinifera – l’Italia dei Vitigni”, con il commento de “I signori del Vino” Marcello Masi e Rocco Tolfa (Rai2).

Sabato 18 novembre si entra nel vino dei lavori, con l’approfondimento sul tema de “La Scienza della Sostenibilità del Vino”, con gli interventi del pioniere della biodinamica in Francia, Nicolas Joly (Coulée de Serrant), del celebre winemaker californiano Steve Matthiasson (Matthiasson Wines), e ancora di Ruenza Santandrea, coordinatrice del Settore Vitivinicolo Alleanza Cooperative Italiane Agroalimentare, l’agronomo Ruggero Mazzili, fondatore della Stazione sperimentale per la viticoltura sostenibile – Spevis, Stefano Vaccari, capo dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi del Ministero delle Politiche Agricole (che presenterà i primi dati sui controlli dopo l’introduzione dei registri telematici di cantina), e del giornalista Andrea Zanfi. Nel pomeriggio, grande degustazione dei vini del Paese ospite, il Portogallo, guidata dagli enologi Josè Maria Soares Franco (J. Portugal Ramos) e David Guimaraens (Taylor’s & Fladgate), per un viaggio nel bicchiere tra Alentejo, Douro e il Porto, nelle sue diverse interpretazioni ed età. Chiusura di giornata all’insegna del bionomio tra vino e cultura, visto che nella bellissimo e storico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, sarà di scena il concerto dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, con la lettura di poesie dedicate al vino.

Domenica 19 novembre, invece, si parlerà ancora del macrotema della sostenibilità, ma inquadrata sotto diversi punti di vista. Il patron di Eataly Oscar Farinetti la affronterà da quello del consumatore, l’ad di Marchesi Antinori Renzo Cotarella parlerà di sostenibilità economica e aziendale, mentre Attilio Scienza, docente dell’Università di Milano, approfondirà il tema della sostenibilità della genetica. A seguire, poi, si parlerà anche della “sostenibilità dell’alta ristorazione”: sul palco, moderati dalla giornalista Fiammetta Fadda, gli chef stellati Antonia Klugman (Ristorante l’Argine a Dolegna del Collio), Ciccio Sultato (Il Duomo di Ragusa) e Yoji Tukoyoshi (Tukoyoshi di Milano), e ancora il cotitolare del Ristorante Ceresio 7 (Milano) Edoardo Grassi, il direttore marketing di Marchesi Antinori Enrico Chiavacci, Lorenzo Donini, docente di Scienza dell’Alimentazione all’Università La Sapienza di Roma, ed il titolare dell’agenzia di comunicazione e design Pescerosso Benedetto Condreas.
Nel pomeriggio, doppia degustazione di alto livello. Prima saranno protagonisti il Brunello di Montalcino ed il Chianti Classico, nel tasting guidato da Luciano Ferraro (Corriere della Sera), e poi la degustazione di due vini mito della Toscana e dell’Italia, icone nel mondo, il Tignanello di Antinori e il Sassicaia di Tenuta San Guido, legati dalla firma e dal ricordo di Giacomo Tachis, che saranno raccontanti e presentati dai loro produttori, due grandi nomi assoluti del vino italiano, Piero Antinori e Nicolò Incisa della Rocchetta. A chiudere i lavori, sarà il giornalista e produttore Bruno Vespa, che condurrà un faccia a faccia, una sorta di “Porta a Porta” enoico, con i presidenti dei Consorzi di Bolgheri, del Brunello di Montalcino, del Chianti, del Chianti Classico, del Vino Nobile di Montepulciano e dei Vini di San Gimignano, prima della serata di gala con Carlo Conti e Peppino di Capri. E poi, dal Granducato, appuntamento per il 2018, con il Congresso n. 73 che sarà di scena a Trieste.