La perfezione? Non esiste. Ma, nella classifica dei migliori vini di “wine lister”, le etichette italiane ci vanno vicine

La perfezione? Non esiste. Ma ci si può avvicinare, specie se si parla di vino. Basta, se così si può dire, eccellere nelle nove categorie che, insieme, concorrono al punteggio finale di “Wine Lister”, l’indice sintetico che mette in fila i migliori vini del mondo, analizzati per “Qualità”, “Brand” e “Fattori economici” (www.wine-lister.com). Fattori mutevoli e migliorabili, con le dinamiche di prezzo e la reperibilità di una bottiglia che possono cambiare da un mese all’altro, diverso l’aspetto qualitativo, perché i punteggi su un’annata restano tali, ma tant’è, nella classifica delle migliori etichette del Belpaese di questa fine del 2017 ci sono novità e passi in avanti, ma a primeggiare è il Barolo, che fa meglio dei Super Tuscan e del Brunello.

Al top, con ben 979 punti, il Giacomo Conterno Barolo Monfortino Riserva, ma la griffe di Langa si prende anche la seconda posizione, con il Giacomo Conterno Barolo Cascina Francia (962 punti), davanti al Masseto, tra i protagonisti italiani delle aste internazionali, con 956 punti. Alla posizione n. 4 il primo vino di Montalcino, il Soldera Case Basse Sangiovese (954 punti), seguito ad una sola lunghezza dal Montervertine Le Pergole Torte (953 punti), mentre alla n. 6 si torna in Langa, con il Bartolo Mascarello Barolo, ex aequo con il Sassicaia a 951 punti. Alla posizione n. 8, con 950 punti, il Azienda Agricola Falletto (Bruno Giacosa) Barolo Rocche Falletto Riserva, mentre il Solaia, alla posizione n. 9, si ferma a 948, con il Gaja Langhe Nebbiolo Sperss a chiudere la top 10 con 944 punti.

Vale la pena, però, allargare l’orizzonte alle prime 20 posizioni. Alla n. 11, infatti, ancora Gaja, con il Langhe Nebbiolo Sorì San Lorenzo (940 punti), seguito dall’Ornellaia alla n. 12 (936 punti), con il Tignanello alla n. 13 a quota 934 punti, a pari merito con il Giuseppe Rinaldi Barolo Brunate Le Coste. Alla posizione n. 15 il Gaja Langhe Nebbiolo Sorì Tildìn, staccato a 923 punti, come il Giuseppe Mascarello e Figlio Barolo Monprivato ed il Luciano Sandrone Barolo Cannubi Boschis. Alla n. 18 il Biondi Santi Tenuta Greppo Brunello di Montalcino Riserva, con 922 punti, seguito dal Giuseppe Quintarelli Amarone della Valpolicella (918 punti), e Luciano Sandrone Barolo Le Vigne (910 punti) a chiudere la top 20.