Benvenuto Brunello 2018, il successo di un’edizione social

Benvenuto Brunello, siamo arrivati ai titoli di coda dell’edizione 2018. Un evento che quest’anno, nonostante un programma strutturato nel corso del tempo e che ha mantenuto intatti i suoi punti cardine, ha deciso di puntare sulle novità ma anche con l’interazione con il pubblico. Benvenuto Brunello ha di fatto rimarcato la sua internazionalità con l’arrivo di Sting che ha proiettato su Montalcino gli occhi di mezzo mondo. E i numeri hanno dato ragione agli organizzatori: 270 giornalisti accreditati all’evento, oltre 3.300 tra operatori e wine lovers, una cifra a cui vanno sommati gli ospiti che hanno gravitato per i quattro giorni dell’Anteprima nella città del Brunello. Siamo sulle 4.000 presenze complessive con alberghi e ristoratori sold-out e un sensibile incremento rispetto all’edizione precedente. Ma è stato anche un Benvenuto Brunello in salsa “2.0”, con la gradità novità del social wall (la “new entry” più significativa insieme ai seminari) che è riuscito a dare un’accelerata al nome dell’evento anche sul versante dei social network. E qui i numeri sono davvero significativi visto che si è registrato un incremento del 500% di post rispetto a Benvenuto Brunello 2017. Il pubblico, interrogato sui vini presnti all’Anteprima, ha fatto sentire la propria opinione abbinando alla Riserva 2012 termini come longevità, meditazione, potenza e saggio. Eleganza, stile e ricco sono le qualità che i wine lovers hanno trovato nel Brunello di Montalcino 2013, mentre il Rosso 2016 ha convinto gli appassionati per il suo essere brillante ma anche per risultare un vino più “inaspettato”. Sting, ovviamente, è stata l’attrazione principale e il sondaggio su quale canzone dell’ex Police ascoltare davanti a un calice di Brunello ha visto vincere “Message in a Bottle”, proprio la hit proposta in acustico dalla rockstar britannica al Teatro degli Astrusi.