Tre 100/100 negli assaggi di Brunello di Montalcino di Kerin O’Keefe (Wine Enthusiast)

L’annata 2013 del Brunello di Montalcino continua a raccogliere consensi. L’ultimo arriva dalla penna di Kerin O’Keefe, italian editor di “Wine Enthusiast”, che ha comunicato i suoi 10 migliori assaggi, insieme alle 5 migliori Riserve 2012. Da notare ben tre punteggi perfetti, quei 100/100 che la wine writer americana, in tutta la sua carriera, aveva assegnato solamente altre cinque volte. Al top troviamo il Brunello di Montalcino 2013 Le Chiuse, il Brunello di Montalcino Riserva 2012 Ciacci Piccolomini d’Aragona Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro ed il Brunello di Montalcino Riserva 2012 Conti Costanti. Appena un gradino più in basso, tra i Brunello 2013, troviamo l’Altesino Montosoli, con 99 punti, seguito da Baricci, Conti Costanti e Salvioni, con 97 punti. Ed ancora, i Brunello di Montalcino 2013 Pieve Santa Restituta Sugarille, San Polo, Salicutti Piaggione e Castelgiocondo, con 96 punti. Tra i Brunello di Montalcino Riserva 2012, invece, troviamo Padelletti, Le Gode e Gianni Brunelli a quota 96 punti. “Si tratta di un’annata classica dove i migliori 2013 hanno un notevole potenziale di invecchiamento, come non ho visto da anni – scrive Kerin O’Keefe -. Ho assaggiato 181 dei Brunello appena usciti e ho dato a 112 vini 90 punti o più, con ben 21 che hanno ricevuto 95 punti o più, compreso un punteggio perfetto di 100. I vini migliori sono sorprendenti, con una radiosità che è mancata in molti dei Brunelli più muscolosi, più accessibili e più alcolici a cui ci siamo abituati nelle ultime annate. Il 2013 richiederà pazienza per raggiungere il suo massimo potenziale. A differenza di anni estremamente caldi e secchi, che sono diventati la norma a Montalcino dalla metà degli anni Novanta, il 2013 è stato un tuffo nel passato: un anno fresco, con abbondanti piogge in primavera e la prima parte dell’estate. I viticultori che sono arrivati a settembre con uve sane – continua O’Keefe – hanno potuto godere del clima mite e soleggiato, e hanno prodotto vini fragranti di medio corpo, carichi di finezza. I migliori sono impeccabilmente equilibrati, con acidità vibrante e tannini fermi ma nobili”.