Il legame tra Montalcino e la Fiat si rinnova: nasce la nuova 500 color Brunello

La nuova 500 color Brunello

Montalcino e Torino, il Brunello e la Fiat: storie di due mondi diversi, ma più di una volta con cammini condivisi. Primo su tutti il made in Italy, e il simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. Secondo, la passione del numero uno di Fiat, Sergio Marchionne, scomparso ad agosto di quest’anno, per il Brunello, che lo ha portato a Montalcino non solo da ingegnere Fiat, ma anche e soprattutto da enoappassionato. “Non ero mai riuscito a bere vino, ho incominciato a farlo a 43 anni col Brunello che mi ha strutturalmente corrotto”, disse una volta l’imprenditore italo-canadese, che aveva più volte sottolineato il profondo legame tra il mondo del vino e il mondo dell’automobile. Filo rimarcato in questi giorni dalla Fiat con la nuova linea delle 500, che si chiama “Collezione” ed ha tra le nuove livree la Bicolore Brunello, accostamento di un grigio ed un rosso vino, omaggio all’autunno, stagione dei colori caldi e della vendemmia.

Sergio Marchionne svela la formella celebrativa di Benvenuto Brunello

E un omaggio, perché no, allo stesso Marchionne, che nel 2008 fu ospite a “Benvenuto Brunello”, quando a realizzare la tradizionale piastrella celebrativa delle “cinque stelle”, il massimo del rating, alla vendemmia 2007 del Brunello, fu Roberto Giolito, designer del Centro Stile Fiat di Torino, uno dei principali studi di progettazione automobilistica. E a svelarla fu proprio Marchionne, che commentò al sito Winenews.it: “Ho fatto gran parte della mia carriera all’estero e se c’è una cosa che è conosciuta da tutti è il Brunello per la sua qualità di eccellenza, un’icona che rappresenta l’Italia. Ci accomuna la capacità del nostro Paese di produrre cose che sono veramente eccellenti”.