Lo spettacolo di Eroica Montalcino

Sono stati oltre 1.500 i partecipanti di Eroica Montalcino, la cicloturistica d’epoca conosciuta ormai come versione primaverile de L’Eroica. Un piccolo giro del mondo a pedali lungo la Val d’Orcia patrimonio Unesco, quello del 26 maggio, visto che hanno aderito ciclisti da 15 Paesi diversi, tra cui Giappone, Australia e Canada.

L’arrivo, in Piazza del Popolo a Montalcino, con gli atleti in riserva di energia ma dal volto soddisfatto, è stata un’immagine che sintetizza bene lo spirito di questo evento: sudore, fatica, passione, amicizia, bellezza. Non contano i tempi, non c’è una classifica, ma solo la voglia di essere protagonisti di una grande e genuina festa. E il maltempo, con pioggia e fango, ha reso bene l’idea del gusto dell’impresa.

Tutta Montalcino è stata coinvolta: dal centro storico addobbato a festa, con gli esercenti che hanno partecipato al concorso di “miglior vetrina eroica” e i ristoranti che hanno messo in mostra la loro creatività con il piatto “Eroico”, fino ai Quartieri storici di Montalcino, protagonisti della cena della vigilia. Alla gara vera e propria hanno aderito anche le squadre delle aziende di Brunello Ciacci Piccolomini d’Aragona e Banfi e, per la prima volta, anche una delegazione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, capitanata da Mara Mosole, ex campionessa italiana di ciclismo su strada e “eroica” della prima ora.

“Eroica è una magia che trasforma una brutta giornata di pioggia in una splendida avventura da ricordare per tutta la vita – sottolinea Franco Rossi, vicepresidente di Eroica Italia – vedere i sorrisi dei ciclisti all’arrivo, nonostante il fango che ne ha coperto i contorni e la fisionomia, ripaga dei tanti sacrifici”. “È stata una giornata fantastica – aggiunge Giancarlo Brocci, ideatore de L’Eroica – le pennellate di fango sui visi dei ciclisti hanno reso tutto molto armonioso ed eroico. Questa è Eroica; fango, fatica e sudore. Ma tanta, tanta gioia che fa desiderare a tutti di tornare già domani”.

Il testimonial di quest’anno è stato il due volte vincitore del Giro d’Italia, Damiano Cunego, che ha tenuto un corso di guida sicura su strada bianca e ha poi partecipato al percorso di 46 km, rievocando così la mitica tappa del Giro d’Italia 2010, che si concluse a Montalcino e che lo vide chiudere 2° all’arrivo. “Fu una giornata incredibile, non sono riuscito a vincerla ma a quasi 10 anni di distanza la gente continua a ricordarsi di quella gara eroica”, racconta Cunego, che adesso che non corre più a livello professionistico, può concedersi più facilmente un bicchiere di Brunello. “Perché no, ci sono tanti meravigliosi prodotti a Montalcino, sarebbe un delitto non assaggiarli!”.