Non solo vino: Montalcino per tre giorni capitale del miele

In una delle terre più famose del vino ritorna, puntuale, la Settimana del Miele di Montalcino, tradizionale appuntamento annuale dedicato al mondo dell’apicoltura e ai prodotti dell’alveare. La kermesse, al via oggi fino all’8 settembre, prevede degustazioni negli stand all’interno della trecentesca Fortezza, laboratori di educazione al gusto, mini corsi di apprendimento sulle pratiche apistiche, una conferenza nazionale di aggiornamento tecnico per gli apicoltori e una giornata dedicata al rapporto di approfondimento sul binomio miele e benessere. E poi il momento più atteso, la premiazione del miglior miele d’Italia, selezionato tra i partecipanti allo storico concorso “Roberto Franci”.

In molti forse non lo sapranno ma Montalcino, celebre in tutto il mondo per il suo Brunello, vanta una straordinaria varietà di prodotti gastronomici. Dal tartufo all’olio extravergine d’oliva, dallo zafferano al formaggio, dai cereali alle prugne (Banfi, azienda leader di Brunello, fornisce circa il 15% del volume di questa frutta in Italia). E poi il miele. Fu qui, nel 1976, che nacque la prima manifestazione dedicata al prodotto principe dell’alveare (la “Settimana del Miele”, appunto), che vedeva promotori dell’iniziativa il Comune di Montalcino gli apicoltori del territorio. Una scelta all’epoca nuova, nel giro di pochi anni imitata in diversi territori d’Italia. E così, ancora una volta, Montalcino, con la sua lungimiranza, si è trovato ad anticipare i tempi.