Mercato italiano che sconta la crisi, export in aumento, conferma dei mercati tradizionali e new entry dei Paesi emergenti: ecco lo stato dell’arte delle vendite di Brunello nel 2013. MontalcinoNews traccia un ideale “borsino” e tasta il polso al mercato nazionale. “Per un’azienda – spiega Enrico Furi, Pinino – è sempre meglio fronteggiarsi su entrambi i mercati” mentre per Gianni Bernazzi, Bellaria afferma: “in questo momento è meglio puntare sull’export” perchè “il mercato italiano è difficile” spiega Riccardo Illy, Matrojanni. E, infatti, “noi puntiamo al mercato estero”, conferma Alessandra Marzocchi, Poggio Rubino, a cui fa eco Bernardo Losappio, Villa Le Prata: “l’Italia sta vivendo una crisi che si riflette nel vino”. Anche per Stefano Cinelli Colombini, Fattoria dei Barbi: “il mercato italiano è cambiato”, ma secondo Francesco Marone Cinzano, Col d’Orcia: “il mercato nazionale resta importante”. E, allora, “l’export per Montalcino è un’opportunità”, come chiosa Francesco Ripaccioli, Canalicchio di Sopra, senza mai dimenticare che, come conclude Gian Matteo Baldi, Val di Suga, “l’identità dipende dalla nostra importanza nel territorio di origine”.