Dalla kermesse del Brunello la voce dei ristoratori

Ultimo giorno di kermesse, sta per essere archiviata l’edizione 2015 di “Benvenuto Brunello”. E quale migliore occasione per dare voce ai ristoratori e scoprire quale posto occuperanno, le annate presentate in questi giorni a Montalcino, sulla carta dei vini dei ristoranti di tutto il mondo? Dall’interno del complesso di Sant’Agostino, ai microfoni della Montalcinonews, i ristoratori commentano le annate in degustazione.
Per Francesco Gozzini (Ristorante il Guscio): “Annate straordinarie sia la 2010 per il Brunello che la 2013 per il Rosso. Credo che sia una bella occasione per Montalcino di mettersi in mostra per la tipicità dei prodotti per tornare alla storicità e non farsi confondere dalle “novità” enologiche toscane dal sapore internazionale”. Per Gianfranco Venuta (Trattoria Consolare): “Annata storica che deve essere conosciuta e presentata nel migliore dei modi alla clientela”. “il Rosso è alla portata di tutti qui in Toscana ed anche per un pub diviene indispensabile proporre dei vini di questo tipo” così commenta Fausto Beligni (Zanzebur’s Pub), mentre per Massimiliano Catarsi del Ristorante Fratelli Catarsi: “molto interessante il Rosso, il Brunello ha un ottimo potenziale e le Riserve sono invece già notevoli. Sta a noi ristoratori potenziare i vini e le eccellenze come il Brunello ed è importante venire nelle terre di produzione per raccontare i vini attraverso i territori”. Andrea Baldeschi (Ristorante MarinaOne) afferma che: “l’annata  si contraddistingue per essere una delle migliori annate degli ultimi anni. Momento importante per degustare la miglior selezione di vini di Montalcino. Il Brunello ancora non si esprime ai livelli che dovrebbe, il Rosso è già molto interessante per i profumi al naso e per la lunghezza in bocca”. È poi lo staff, la sommelier Mirka Guberti ed il maître Riccardo Nocera, della stellata Glass Hostaria a dire che: “il Brunello 2010 ha ancora bisogno di tempo ma si sente già un bel nerbo e la struttura di un grande vino e di una grande annata espressione del territorio. Per una carta di spessore, in un ristorantedi un certo spessore il Brunello, che incarna una delle espressioni delle eccellenze italiane. Venire a Montalcino ti permette di trasferire le emozioni che hai provato ai clienti che ordinano del Brunello”.
“Il Brunello per il Giappone è molto importante. A tante persone piace e cercano questo vino, ed è pertanto fondamentale per me assaggiarli quanti più possibile e riportare le mie conoscenze in Giappone”, così Mika Kawaguchi del Ristorante “Endorisaburo Shoten”. Per Einar Stokke di Enoteca Toscana: “trovo che il 2010 sia un’annata eccezionale, e ne è la prova il fatto che molti produttori mi hanno riferito di averlo già venduto tutto. È un prodotto che non può mancare nella lista dei vini di un ristorante o un’enoteca”.
Giudizi unanimi dunque e un ottimo risultato per le annate e per la Kermesse.