Brunello: parlano ristoratori, enotecari e sommelier

Ultimo giorno di kermesse, sta per essere archiviata l’edizione 2017 di “Benvenuto Brunello”. E quale migliore occasione per dare voce agli operatori e scoprire quale posto occuperanno, le annate presentate in questi giorni a Montalcino, sulla carta dei vini dei ristoranti di tutto il mondo? Dal complesso di Sant’Agostino, ai microfoni della MontalcinoNews, sono ristoratori, enotecari e sommelier a commentare le annate in degustazione. Per molti di loro il giudizio riguarda il Brunello 2012 e la Riserva 2011 che risultano essere ottime vendemmie con enormi potenzialità di invecchiamento, mentre altri preferiscono puntare sul Rosso di Montalcino 2015, eccellente annata che può avere un grande riscontro nelle carte dei vini e che lascia già pregustare le potenzialità del Brunello che verrà. Molti i giudizi positivi anche per il Rosso 2014 che dicono essere ottimo e reputano una scelta lungimirante quella di postdatarne di un anno l’uscita sui mercati. C’è, poi, anche chi scommette sull’“internazionalità” della vendemmia 2012 che strizza l’occhio sia ai palati stranieri sia a chi si approccia per la prima volta al Brunello ed ha bisogno di sapori e sentori più immediati e “comprensibili” di quelli che solitamente caratterizzano il “re” del Sangiovese.