Il ruolo di apripista del Brunello di Montalcino sul web

Questa mattina il giornalista del Corriere della Sera e curatore del blog divini.corriere.it Luciano Ferraro ha dialogato con i protagonisti della rete sull’incidenza dell’e-commerce sul mercato mondiale del vino (clicca qui per rivedere la versione integrale dell’incontro). Il dibattito si è svolto al Teatro degli Astrusi all’interno di Benvenuto Brunello 2018, l’anteprima del Brunello di Montalcino che si è aperta oggi e si chiuderà lunedì 19 febbraio. “Il Brunello di Montalcino ha una porzione importante dei volumi fatti su Tannico – spiega Marco Magnavacallo, amministratore delegato di Tannico -. Nella fascia dei vini ultra-premium è la denominazione più venduta, ancor più del Barolo e dell’Amarone. Quello che beve il Brunello è un cliente particolare, che spende due volte tanto la media degli altri clienti e per ogni euro speso in Brunello ne spende un altro in champagne”. “Dal 2016/17 il Brunello è in grande crescita – sottolinea Andrea Nardi Dei, fondatore di Vino75 – e il suo ruolo è fare da apripista, per comunicare l’eccellenza della produzione vitivinicola italiana e dimostrare che anche l’Italia può competere con i grandi vini francesi”. “I cinesi non hanno ancora le competenze per riconoscere le diverse aziende. Comprano quindi o per prezzo o per marca – commenta Manfredi Minutelli, responsabile food & wine di Alibaba – e il Brunello è percepito come marca. Una marca posizionata nel settore premium che rappresenta il top della produzione vitivinicola italiana, e per questo è molto ricercato”. Domani, sabato 17 febbraio, sarà la volta del dibattito, guidato sempre da Ferraro, con il meteorologo Paolo Sottocorona, l’esperto Robert Camuto dell’autorevole rivista Wine Spectator e alcuni giovani produttori montalcinesi su prospettive e proposte sulle nuove modalità di viticoltura alla luce dei cambiamenti climatici in atto. Guarda il video: