Donne e Brunello celebrati al Teatro degli Astrusi di Montalcino

“Montalcino è incredibilmente bella, meravigliosamente immersa nella storia. È perfetta. E poi c’è il vino. In tutti i momenti della vita in cui raggiungiamo un successo c’è sempre un bicchiere di vino o un calice alzato. Fare viticoltura è un modo per distendersi, un contatto con la natura che ci riporta alle origini, ci aiuta anche a capire chi siamo e da dove veniamo”. A parlare è Alessandra Ghisleri, sondaggista, politologa e volto noto della televisione italiana, che il 15 settembre al Teatro degli Astrusi di Montalcino ha ricevuto il Premio Casato Prime Donne 2019, riconoscimento firmato da Donatella Cinelli Colombini (proprietaria del Casato Prime Donne, la prima cantina interamente gestita da donne) che ogni anno premia una personalità di spicco nell’universo femminile, e che in passato è andato a personaggi come l’attivista Kerry Kennedy (figlia di Bob Kennedy), la ballerina Carla Fracci, la campionessa olimpica Josefa Idem, la virologa Ilaria Capua, l’astronauta Samantha Cristoforetti, l’astrofisica Sandra Savaglio, la stilista Carla Fendi e la calciatrice e capitana della Nazionale italiana di calcio femminile Sara Gama.

“Quest’anno per la prima volta affrontiamo il tema della politica – spiega Donatella Cinelli Colombini –  fra le donne e la politica c’è un rapporto difficile, lo dimostrano l’affluenza al voto inferiore a quella maschile e la poca propensione a partecipare alla vita politica. Eppure la Toscana è stata fra i primi al mondo a concedere il voto alle donne, che votavano fin dal 1849”.

Alessandra Ghisleri ha tracciato l’identikit dell’universo femminile nel mondo politico: le donne italiane non amano la politica e i dibattiti, ne prendono le distanze, sentono che il gap con gli uomini è ancora forte (quasi il 70% pensa che neppure all’interno dell’Unione Europea questa parità sia stata raggiunta). “Ma le donne in politica stanno conquistando piani importanti, penso a Christine Lagarde alla guida della Banca Centrale Europea e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea”, puntualizza la Ghisleri.

Il premio intende inoltre valorizzare chi ha divulgato il Brunello e il suo territorio. Durante la cerimonia al Teatro degli Astrusi sono stati così premiati quattro giornalisti selezionati dalla giuria presieduta da Donatella Cinelli Colombini e composta, tra le altre, da sua madre Francesca Colombini Cinelli (presidente onorario e fondatrice del premio) e l’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi. Marco Rossetti e Francesca Topi hanno vinto il premio “Io e Montalcino” per la puntata del programma Rai “Geo” dedicata alla Val d’Orcia, Eleonora Cozzella ha ottenuto il riconoscimento “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per l’articolo “Le vie del vino” pubblicato su Repubblica, mentre Riccardo Lagorio, con un pezzo dedicato alla vendemmia 2018 sul mensile Dove, ha ritirato il premio offerto dal Consorzio del Brunello (sezione “Il Brunello e gli altri vini di Montalcino”), consegnato direttamente dal presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci con la seguente motivazione: “Lagorio ha saputo raccontare al meglio Montalcino, i suoi vini e le sue eccellenze mettendo in risalto in modo esemplare le storie, i luoghi e le persone che fanno della terra del Grande Rosso Toscano uno dei territori unici al mondo. Per questo motivo il Consorzio del Brunello ha voluto premiare non solo la bravura e la qualità del giornalista ma anche e soprattutto la sua grande professionalità messa al servizio di tutti noi per tutelare e valorizzare al meglio le eccellenze del nostro Paese”.