Una storia giovane e di successo: 30 anni di Solaria e quel tocco femminile che fa la differenza

La forza della famiglia e della bellezza. Perché Solaria, azienda nata dalla lungimiranza di Patrizia Cencioni, è un piccolo mondo di cose fatte bene: è una visione realistica che bada al concreto e che riesce, allo stesso tempo, a mettere quel tocco di creatività che si fa distinguere dagli altri. Forse è proprio la sensibilità femminile a fare la differenza in un’azienda la cui quasi totalità della forza lavoro è donna. Perché insieme a Patrizia ci sono le sue figlie, Annalisa (27 anni) e Arianna (24 anni), una squadra forte, piena di idee e che non ha paura di affrontare a viso aperto le sfide del futuro. Ma con una convinzione incrollabile: puntare sulla qualità. Un vero e proprio pallino per Solaria che non guarda ai numeri della produzione ma piuttosto al contenuto, alla storia che finisce dentro un calice. Baciata dalla luce nel fianco sud est della collina di Montalcino (il nome Solaria richiama il vento e il sole, due simboli di questa zona), l’azienda conta circa 50 ettari dei quale 8 a di vigneto di Brunello di Montalcino e 7 ad oliveto. Pregiato vino ma anche olio, a conferma della biodiversità che anche da questi parti viene vista come un valore aggiunto. I vigneti risalgono al 1989, anno in cui è nata Solaria, che trae le sue origini da un’antica azienda di Montalcino creata negli anni ’50 dal nonno Giuseppe Cencioni, uno dei fondatori del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.

“La nostra azienda è a conduzione familiare – spiega Annalisa Matteucci – ovviamente non abbiamo una produzione enorme ma ciò ci permette di puntare esclusivamente sulla qualità. Vigneti e oliveti sono tutti intorno all’azienda e questo penso che sia un grande punto di forza perché ci porta a dare territorialità”. Annalisa si occupa di export, la sorella Arianna dell’accoglienza; Patrizia è un “tuttofare”, dalla cantina fino alla strategia aziendale. Dominano le “quote rosa” (al momento lavora solo un uomo in azienda) che hanno dato vita ad una giovane storia di successo. Quest’anno, tra l’altro, si celebrano 30 anni da quando Patrizia Cencioni ha preso il timone di Solaria. “L’anniversario è caduto in un anno importante, con l’uscita del Brunello 2015 – continua Annalisa Matteucci – per l’occasione abbiamo fatto uscire un’edizione del vino con un restyling dell’etichetta storica in 3.066 bottiglie”. E a proposito di etichette, l’aspetto visivo di una bottiglia firmata Solaria si riconosce all’istante con colori bellissimi e una certa cura per il lato estetico. “Sì, è un aspetto a cui teniamo molto, per il ‘Solarianne’, un blend di sangiovese e cabernet, l’etichetta cambia ogni anno. La forma rimane la stessa ma dentro c’è un quadro diverso, collaboriamo con un artista di Siena. Ci piace che sia un oggetto da collezione. Progetti per il futuro? Abbiamo già fatto tanti investimenti, dalla costruzione di una nuova cantina alla sala degustazioni. Ma contineuremo a farlo cercando sempre e solo la qualità”. Al Podere Capanna splende sempre il sole, il futuro non potrà che essere radioso.