Un Brunello “purosangue”: Fattoria del Pino e quel mondo unico di passione e bellezza

La bellezza di Montalcino e la ricchezza del suo Brunello sta anche nei talenti e nella filosofia che sta alla base di questo grande vino. Ogni produttore ha la sua storia e le sue tradizioni ma magicamente tutti sono accomunati da un unico filo conduttore: quello della qualità, un aspetto che come per miracolo si unisce al termine identità. Nel Brunello di Montalcino si può trovare il tocco unico e personale di chi lo ha fatto, sfumature decisive in un insieme dominato dalla passione che diventa una “missione”: quella di fare le cose cercando la perfezione. Parlare con Jessica Pellegrini, proprietaria, mente, anima e “braccia” dell’azienda Fattoria del Pino, è una soddisfazione per ogni appassionato di vino. Perché è una enciclopedia di saperi, si aggiorna e studia di continuo, conosce la terra come le sue tasche: sì, quei filari non hanno segreti per lei. Jessica è una “tuttofare” e rappresenta un’altra storia vincente nata dal territorio e da una denominazione che vede nelle donne un prezioso motore di sviluppo in termini di idee e mentalità. Jessica Pellegrini la troviamo in abiti da lavoro in vigna, alla guida del trattore, dietro uno schermo del pc per curare le spedizioni, in prima persona in una mostra o in una degustazione. E anche al telefono perché tanto finisce sempre che qualcuno la chiama per sapere come nasce un Brunello così buono. E per lei questa è la soddisfazione più bella. “L’azienda è nata nel 2002 – spiega Jessica Pellegrini – il primo Brunello è del 2010. Sì, è vero, sono ‘multitask’ ma è una scelta precisa. Ho una realtà piccola e voglio seguire tutto personalmente perché solo così mi accontento (ride ndr). Come è nata la passione per il vino? Quando vidi questo fazzoletto di terra nella zona di Montosoli non aveva lo stesso valore di oggi. Decisi di prenderlo, è una zona ottimale, ‘qui ci vuole un Brunello’ mi dissi! Ci ho visto lungo, stiamo diventando un territorio dove il microclima ci consente di avere anche espressioni diverse”.


In realtà un aiuto Jessica lo ha ed arriva ovviamente dalla famiglia: suo figlio Riccardo, 18 anni, frequenta l’ultimo anno dell’Istituto Agrario e quando non ha impegni di studio aiuta la mamma. Presente e futuro assicurato. Fattoria del Pino conta complessivamente circa 6 ettari: uno a Brunello, uno e mezzo a Rosso di Montalcino, tre a Sangiovese Igt per una produzione che va dalle 20.000 alle 22.000 bottiglie che per la maggior parte sono destinate al mercato degli Stati Uniti. Nel simbolo dell’azienda, presente anche nelle etichette, c’è un cavallo. Una scelta che nasce dal grande amore di Jessica per gli animali. “Per me non c’è vita senza cavalli. Mio nonno faceva il boscaiolo, la passione è nata da lì. Si può dire che vivono nei vigneti, hanno ovviamente il loro recinto, regalano più bellezza all’azienda. Sono due femmine, mamma e figlia: si chiamano Vilma e Blu, mi piace coccolarle”. E sono davvero bellissime.


Jessica Pellegrini è una donna che non si ferma mai, il vino non è solo un lavoro è proprio il suo mondo. Il suo credo non è vendere di più ma alzare di continuo l’asticella della qualità. “Mi piace rimanere piccola, non voglio ingrandirmi. Solo così posso mantenere questi standard qualitativi e cercare di migliorare ancora perché non bisogna mai sentirsi arrivati. Io adoro studiare il terreno, trovarne la sinergia con il microclima e la terra, valutare come cambiano le temperature e trovare soluzioni”. Perché poi quello che conta, alla fine, è ciò che finisce dentro una bottiglia e le sensazioni che riesce a dare un buon calice di Brunello. “Il vino è un messaggero sottile di emozioni, ti fa percepire qualcosa che non è facile spiegare. Il vino è condivisione, vuol dire stare con le persone ed essere sinceri”. E allora buon lavoro Jessica, le tue fatiche e i tuoi tesori sono anche quelli di Montalcino.