Brunello&moda: con Ridolfi Giuseppe Valter Peretti unisce due simboli del Made in Italy

Come unire due simboli di eccellenza del Made in Italy, il vino e la moda. Ne sa qualcosa Giuseppe Valter Peretti, a capo di uno dei più importanti gruppi dell’industria conciaria italiana, il Gruppo Peretti, nella Valle del Chiampo, che collabora con case della moda come Prada, Gucci e Louis Vuitton, e proprietario dal 2012 dell’azienda di Brunello Ridolfi, sul versante Nord di Montalcino, in località Mercatali. Ma il rapporto tra Peretti e il Brunello nasce molto tempo prima. “Già negli anni Settanta veniva a Montalcino a comprare vino, è appassionato in particolare di Brunello e Borgogna”, racconta il direttore dell’azienda Gianni Maccari. Peretti investì in Toscana vent’anni fa, quando rilevò Tenuta Rocchetto, nel Chianti, per puro divertimento. “Incominciò a fare un po’ di vino per gli amici – sottolinea Maccari – Ridolfi invece è stato un vero e proprio business, un investimento con l’intenzione di farne una delle aziende più prestigiose del territorio”.

Dei 12,5 ettari vitati iniziali adesso se ne contano 21, di cui 13,5 a Brunello, uno a Rosso di Montalcino e il resto tra Chianti Colli Senesi e Igt Toscana. Ci sono anche 1.200 piante di olivo, da cui nasce il pregiato olio extravergine. Le bottiglie annue di Brunello sono 70.000 (tra Brunello annata, Brunello Riserva che si chiama Mercatale e una selezione, il Brunello Donna Rebecca, intitolato alla prima nipote femmina di Peretti), 15.000 quelle di Rosso e 10.000 di rosato spumantizzato, un Sangiovese in purezza vinificato in bianco. L’Igt, dal nome Fiero, è invece un blend di Merlot della Tenuta Rocchetto (60%) e di Sangiovese di Ridolfi (40%). L’azienda esporta per il 90% e 7 bottiglie su 10 sono vendute in Usa e Canada. “Quest’anno, è normale, qualcosa abbiamo perso, ma ne abbiamo approfittato per introdurre delle novità, come l’apertura del canale e-commerce e delle visite in cantina”.

Dopo vent’anni di esperienza nel vino, nel 2017 Giuseppe Valter Peretti si è lanciato anche nel mondo della ristorazione rilevando l’Enoteca Osteria Osticcio, storico locale nel cuore della città del Brunello. “È innamorato di Montalcino – conclude Maccari – per lui abbiamo delle potenzialità uniche e vuole contribuire a farle esprimere al massimo, valorizzando il più possibile le eccellenze enogastronomiche che il nostro territorio riesce ad offrire”.