Cantina Rinascimentale, museo ed omaggio alla storia: la Villa di Argiano tra tradizione e futuro

La luce della storia, la bellezza della riscoperta. Argiano annuncia la fine dei lavori della propria Villa rinascimentale del sedicesimo secolo, da sempre appartenuta a nobili famiglie. Una ristrutturazione che ricalca lo stile dei grandi château francesi ma nel rispetto di una tradizione che qui è antichissima. In queste stanze fu spesso ospite il grande Giosuè Carducci che era subito entrato in sintonia con il tesoro che nasce da queste terre: “mi tersi con il vin d’Argiano, il quale è buono tanto”, disse il poeta, primo premio Nobel italiano per la Letteratura. Un altro aspetto che sottolinea la storia e le radici dell’azienda è la presenza ad Argiano di documenti che attestano fin dalla fine del sedicesimo secolo la produzione di vino e di olio. Villa Bell’Aria è una struttura che splende in cima alla collina ed è opera del Pecci. Nel 1580 l’architetto decise di costruire per i due figli “il più bel palazzo di campagna dello Stato di Siena”, come ebbe a riferire il messo dei Medici nel 1616. Oggi, dopo sei anni di restauro conservativo condotto dall’architetto senese F.G.Scheggi, la Villa è tornata allo splendore di allora. Perfettamente speculare, guarda nella direttrice est-ovest: alba e tramonto, passato e futuro si fondono in un preciso equilibrio che diventa cifra di eleganza.

Un investimento voluto dalla proprietà, la famiglia Esteves, appassionata del Rinascimento toscano e stregata da Montalcino e dai suoi vini. La cantina storica merita sicuramente una visita. Il vecchio pozzo, tra l’altro, è dedicato alla storia del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, di cui Argiano fu co-fondatrice. La cantina rinascimentale ospita una vera e propria collezione prestigiosa: dalle Riserve storiche di Brunello di Argiano (tutte le annate dagli anni Sessanta ad oggi) fino alle bottiglie di cantine che hanno fatto la storia della Denominazione e di quella del suo territorio. “Finalmente sono terminati i lavori di ristrutturazione della villa di Argiano – commenta Bernardino Sani, ad ed enologo della Tenuta – che hanno anche riportato allo splendore originale la meravigliosa cantina rinascimentale. La villa padronale, il piano nobile, torna ad essere casa dei proprietari e adesso mancano solo alcune rifiniture per i giardini.

L’inaugurazione ufficiale arriverà il prossimo anno, con il ritorno della proprietà: abbiamo tante idee per celebrare a dovere la fine dei lavori di restauro”. Tra le attrazioni c’è il museo, all’ultimo piano della villa: “vogliamo valorizzarlo – aggiunge Sani – riportando alcune opere importanti per il territorio senese e altre dell’epoca della costruzione della villa. Pensiamo poi ad altri progetti in concertazione con la comunità di Montalcino per sfruttare questa parte che è diventata uno spazio espositivo”. Un 2021 che sarà un anno importante e che vedrà Argiano celebrare i suoi 440 anni di storia l’8 marzo all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma con un evento.