Sportivi, cantanti, attori, modelle, chef: tutti i vip amano il Brunello di Montalcino

Sportivi, cantanti, attori, modelle, chef: tutti i vip amano il Brunello di Montalcino e lo scelgono spesso per allietare i loro momenti della giornata. C’è chi lo preferisce per brindare a un successo, come il belga Wout Van Aert dopo la Strade Bianche 2020 e il francese Julian Alaphilippe, che ha stappato una magnum di Brunello 2008 di Mastrojanni dopo essersi laureato campione del mondo di ciclismo a Imola. C’è chi condivide uno scatto sui social, in un momento di relax, come l’ex centrocampista di Fiorentina, Juventus e Inter Felipe Melo che ha sorseggiato un Brunello di Castello Banfi o la modella e attivista canadese Winnie Harlow che ha degustato il Brunello di Caparzo. C’è chi sceglie di visitare direttamente Montalcino, come l’allenatore dell’Atletico Madrid Diego Simeone, che ha fatto shopping di Brunello e olio extravergine d’oliva, come il regista, attore e produttore statunitense Eli Roth (l’Orso Ebreo di “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino), che ha degustato in trattoria il Rosso di Montalcino di Gorelli, e come lo chef Gianfranco Vissani, che ha visitato la storica cantina Tenuta Greppo di Biondi Santi per scoprire come nasce il mito del Brunello, senza dimenticare, restando in tema di cucina, Lorenzo Biagiarelli (compagno di Selvaggia Lucarelli) e Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia, che ha curato la Cena di Gala di Benvenuto Brunello 2020, che ha ospitato una lectio magistralis sul rapporto tra bellezza, viticoltura, paesaggio e arte del critico d’arte Vittorio Sgarbi e un monologo di uno dei più grandi storyteller italiani, Federico Buffa, che ha raccontato proprio il Brunello di Montalcino, un vino “condannato ad essere unico”, e dove a realizzare la tradizionale formella celebrativa è stato il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha ammesso di essere un “grande tifoso” del Brunello. E poi c’è chi decide spontaneamente di diventare “testimonial”, come Lorenzo Jovanotti che al termine di una pedalata in bici fino alla splendida Abbazia di Sant’Antimo ha scritto una sacrosanta verità: “il Brunello è patrimonio dell’umanità, Sangiovese forever!”.