Luca Gardini, come il “Virgilio” della degustazione, ci guida in una “orizzontale-verticale” experience che vede protagonista il Brunello di Montalcino

Quali sono le caratteristiche di una degustazione di Brunello di Montalcino? Lo abbiamo chiesto a Luca Gardini, primo critico italiano a far parte della rosa dei wine-critic di Wine Searcher e tra i più importanti opinion leader a livello internazionale. Gardini, come il “Virgilio” della degustazione, ci guida in una “orizzontale-verticale” experience che vede protagonista il Brunello di Montalcino. “Mi piace molto nei vini di Montalcino – spiega Gardini – fare una degustazione orizzontale, è bello perché consente di fare più focus per capire, ad esempio, il territorio e l’annata di riferimento. Con una degustazione orizzontale si può mettere a confronto la cifra stilistica e la filosofia dei produttori, ci permette di entrare dentro a quello che è Montalcino”. Se sulla degustazione orizzontale ci si focalizza sulla singola annata, con una verticale si mettono a confronto vendemmie differenti e si colgono sfumature ugualmente importanti. “Si va in profondità – continua Gardini – per cogliere le sfumature dei vari versanti. A me piace, e non perché lo fanno i francesi, partire con il vino più vecchio per primo e il più giovane per ultimo. Così facendo possiamo notare l’evoluzione delle vigne nel tempo, vedere ad esempio qual era l’interpretazione che veniva data nel 1978 e quella invece impressa nel 2016”. Un consiglio per la degustazione perfetta? “La temperatura di servizio, per me l’ideale è a 15 gradi. E poi parlare e circondarsi di persone che ti fanno capire la differenza in modo semplice e conciso”. Gardini ha tanti ricordi di degustazioni legate al Brunello e una certezza: “se volete godere nel tempo dovete andare a Montalcino”.

Su gardininotes.com, tra i portali di riferimento per quanto riguarda le anteprime dei vini, è possibile leggere i punteggi e le valutazioni del Brunello di Montalcino 2016.