“Dieci cose da fare a Montalcino” (in zona gialla, con mascherina e mantenendo la distanza)

Passeggiare lungo 3 km di mura medievali quasi intatte, oltrepassando antiche porte e torrioni, che ancora oggi circondano la città, importante baluardo nei secoli passati da sempre conteso tra la ghibellina Siena e la guelfa Firenze per la posizione strategica della sua collina

Degustare un calice di Brunello di Montalcino 2015 e 2016, due grandissime annate consecutive come non era mai successo, che hanno raggiunto il vertice dei giudizi della critica enologica mondiale, e che sono destinate a rimanere nella storia tra le più grandi di sempre

Affacciarsi da una finta “finestra con vista”, illusione ottica sotto gli antichi Loggiati della piazza principale, che un tempo esisteva davvero mostrando, come in una cornice e allora come oggi, il paesaggio della Val d’Orcia Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco

Sedersi come il Principe Carlo d’Inghilterra, Monica Vitti e Mario Monicelli, Anthony Hopkins e Mel Gibson, ai tavolini della “Fiaschetteria Italiana 1888”, il “caffè-salotto” della città, esempio eccellente tra i Locali Storici d’Italia, fondato dall’inventore del Brunello Ferruccio Biondi Santi

Ammirare un “museo a cielo” aperto di opere in piastrella firmate da Peter Weller e la Fiat, da Oliviero Toscani e Missoni, da Giugiaro e Prada, da Ferragamo e Sandro Chia, da Mimmo Paladino e Sting, e che celebrano le annate del Brunello sulle mura dell’antico Palazzo Comunale

Attraversare tutta Montalcino (che si erge su di una collina a 564 metri slm) tutta in una volta ed in un’unica “discesa”, dall’alto della maestosa Cattedrale di San Salvatore con vista sulla Val d’Orcia, alle antiche fonti cittadine, nel punto più basso della città

Osservare l’orologio ad una sola lancetta che dall’alto della torre del Palazzo dei Priori segna contemporaneamente le ore ed i minuti, scandendo i ritmi della vita del luogo, vicini a quelli della campagna, lontano dalle grandi città e dal turismo di massa, ma al passo con i tempi di un territorio famoso in tutto il mondo

Avvistare il mare e le isole di Toscana, il Tirreno con il Giglio e la Capraia, l’Elba fino alla Corsica, volgendo lo sguardo verso la Maremma, oltre le distese di boschi e vigneti, dall’alto degli spalti della Fortezza, antica roccaforte senese contesa e mai espugnato proprio per la sua incredibile vista

Ascoltare tutte insieme e tutte in una volta le campane “sacre e profane” della città, dalla torre del Palazzo Comunale ai campanili delle chiese, che a mezzogiorno suonano all’unisono, fondendosi in un’unica melodia il cui suono da secoli si riesce a sentire anche nella campagna più lontana

Assaggiare un piatto poverissimo fatto di  acqua e farina, e condito semplicemente con briciole di pane, olio, sale e niente più, ma che oggi accompagna nei ristoranti di tradizione del territorio il Brunello di Montalcino, uno dei vini più prestigiosi e quotati al mondo: i “pinci con le briciole”.