“Le donne guerriere del Brunello”. Penny Weiss (Santè Magazine, tra le riviste Usa più autorevoli dedicate ai professionisti della ristorazione e agli appassionati di wine&food ) intervista tre imprenditrici di Montalcino: Donatella Cinelli Colombini (Casato Prime Donne), Giovanna Ciacci (Collosorbo) e Giovanna Neri (Col di Lamo)

A Montalcino, patria di uno dei vini più rinomati d’Italia e del mondo, il Brunello, il lato femminile dell’imprenditoria si è conquistato una posizione di rilievo. A parlare di queste “Donne guerriere del Brunello di Montalcino”, questo il titolo dell’articolo, è Santè Magazine, tra le riviste Usa più autorevoli dedicate ai professionisti della ristorazione e agli appassionati di wine&food, che presenta e intervista tre donne “dinamiche e rivoluzionarie”: Donatella Cinelli Colombini, Giovanna Ciacci e Giovanna Neri.

Donatella Cinelli Colombini è presidente dell’associazione Donne del Vino e creatrice di Casato Prime Donne, prima cantina italiana con uno staff interamente femminile, “nata dal desiderio e dalla necessità di ridurre la discriminazione e dimostrare che il ‘muscolo’ non è l’unico ingrediente necessario per produrre vino”, scrive l’autrice dell’articolo, Penny Weiss, che chiede a Donatella Cinelli Colombini cosa direbbe alle nuove donne che si affacciano al mondo del vino. “Direi loro di avere più coraggio e di imparare qualcosa di nuovo ogni giorno della loro vita – risponde la proprietaria di Casato Prime Donne – Le donne sono migliori di quanto pensano di essere, ma devono avere più fiducia nel loro talento. Spesso rinunciano perché hanno paura di non farcela, per poter dedicare tempo alla famiglia. Ma questo è un errore; saranno professionisti, madri e mogli migliori se accetteranno le sfide che la vita pone sulla loro strada. Se non ci provano nemmeno, hanno già perso. Allo stesso modo, è sbagliato cercare il successo professionale ad ogni costo. “Chi va da solo cammina più velocemente, ma chi cammina con gli altri va molto più in là”, recita un vecchio proverbio a cui vorrei aggiungere una frase: chi aiuta gli altri ad andare avanti non sarà mai solo e avrà la loro vita”.

La seconda protagonista dell’articolo di Santè Magazine è Giovanna Ciacci, che gestisce la Tenuta di Collosorbo assieme alle sue due figlie, Laura e Lucia. “Le mie figlie sono cresciute circondate dal gusto e dal profumo del vino”, racconta Giovanna Ciacci. “Lucia pensava di diventare medico e Laura voleva fare il veterinario. Ma alla fine, la loro passione per la tenuta, le loro radici, la campagna e il vino hanno vinto”. “Fino a 15 anni fa l’attività vitivinicola è stata principalmente un mondo maschile. All’inizio non è stato facile dimostrare la nostra competenza – continua la proprietaria di Collosorbo – ma ora, dopo 26 anni, siamo davvero orgogliose del nostro lavoro”.

La terza intervistata da Santè Magazine è Giovanna Neri, proprietaria dell’azienda bio Col di Lamo, fondata nel 1994 dopo la nascita di sua figlia. “L’azienda è una mia creazione, che ho voluto per me, e per la quale ho lottato molto in un mondo ancora molto maschilista, soprattutto quello del vino – sottolinea Giovanna Neri – credo di aver dovuto dimostrare il triplo, rispetto agli altri, per far capire che una donna, completamente sola e partendo da zero, poteva creare vini di altissima qualità. Quando racconto la mia storia, dico sempre che considero la mia azienda un’altra mia figlia. Gli ho dato un nome, ci ho dedicato tutto l’impegno, l’amore e la dedizione che ho, come con mia figlia Diletta”.

“Queste donne straordinarie sono socie del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, fondato nel 1967 con la missione di salvaguardare il suo prodotto e accentuare le migliori qualità del Brunello”, conclude Penny Weiss, che ricorda poi l’evento “Finally Brunello” che si svolgerà a New York dal 14 al 20 giugno, “un’ottima occasione per degustare il Brunello di Montalcino di 56 cantine abbinato al cibo di 38 ristoranti partecipanti che presentano un menù a prezzo fisso”. Per saperne di più, visitare www.finallybrunello.com.