Il Brunello di Montalcino è il vino più conosciuto dagli italiani: parola dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly dalla “Vinitaly Special Edition” che lo vede protagonista da oggi a Verona

Il Brunello di Montalcino è il vino più conosciuto dagli italiani. A dirlo è l’indagine di Wine Intelligence per il neonato Osservatorio Uiv-Unione Italiana Vini realizzato in collaborazione con Vinitaly alla “Vinitaly Special Edition” che da oggi al 19 ottobre torna in presenza a Verona con il Brunello di Montalcino protagonista. Secondo i dati dell’Osservatorio aumenta l’awareness dei consumatori regolari nei confronti delle Denominazioni d’origine, ed il Brunello è in testa alla classifica per riconoscibilità per 2 italiani su 3, seguito da Prosecco, Chianti, Chianti Classico e Montepulciano d’Abruzzo.
“È un risultato che ci fa estremamente piacere e che premia gli sforzi intrapresi dai nostri produttori per innalzare costantemente la qualità – commenta il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – non dimentichiamoci che il Brunello viene apprezzato e bevuto in tutto il mondo, ma nasce in Italia, è un’eccellenza del made in Italy. Per questo il riconoscimento è molto importante. Una dimostrazione dell’apprezzamento degli italiani verso il Brunello e il territorio di Montalcino”.
L’indagine rivela anche una “pink revolution” nel vino italiano: nel 2021 per la prima volta le donne hanno superato numericamente gli uomini tra i wine lover del Belpaese, conquistando una quota pari al 55% dei consumatori regolari, in netto aumento sul 49% dello scorso anno. Lo storico sorpasso è trainato in particolare dall’interesse delle consumatrici più giovani, tra i 18 e i 35 anni, che si dimostrano il segmento più coinvolto dalla categoria “wine”.
“La relazione femminile con il vino ha superato la sua fase sperimentale – spiega Pierpaolo Penco, Italy, country manager di Wine Intelligence – oggi le donne, e soprattutto le più giovani, si approcciano al vino con una maturata consapevolezza. A questo si associa un trasversale aumento della conoscenza media del prodotto, che ha incoraggiato un incremento della spesa media sul mercato interno. Si tratta di una dinamica che ha interessato tutti i canali di vendita e in particolare l’Horeca, forte dell’entusiasmo a rimbalzo dopo le chiusure forzate durante la pandemia”.
Dalle tendenze italiane a quelle globali: secondo Iwsr entro la fine dell’anno si prevede una ripresa degli acquisti di vino pari all’1,7%, con un forecast sul quadriennio 2021-2025 del +0.4%.
L’Osservatorio, che mette insieme 3 milioni di dati del settore vitivinicolo tra commercio mondiale, prezzi e potenziale, oltre alle indagini esclusive di Wine Intelligence sui trend di consumo a livello globale, è stato presentato dal segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti, e dal dg di Veronafiere, Giovanni Mantovani. Alla tavola rotonda dedicata a valore e tendenze del vino italiano ha partecipato, tra gli altri, il presidente Marchesi Frescobaldi e vicepresidente Uiv, Lamberto Frescobaldi.