Strenne di Natale, non solo Brunello: tra storia e territorio, ecco i libri su Montalcino da mettere sotto l’albero

Un regalo perfetto per gli eno-appassionati che desiderano approfondire la narrazione di un luogo ormai diventato un cult enologico internazionale: sono diversi i libri a tema Montalcino pubblicati negli ultimi mesi, accomunati dal racconto di personaggi illustri, fatti e aneddoti che hanno fatto la storia del territorio.
A partire da “Enzo Tiezzi – Maestro di vita e vino” (Tiezzi Montalcino), l’affascinante biografia del padre del Rosso di Montalcino scritta a quattro mani con il giornalista Dario Pettinelli, che ha videoregistrato gli incontri davanti al caminetto (i contenuti extra sono disponibili seguendo il QRcode in quarta di copertina). Tiezzi è stato uno dei personaggi chiave per il Brunello, sia da presidente del Consorzio negli anni in cui il Brunello divenne la prima DOCG d’Italia, sia come direttore di azienda. Fu uno dei primi a capire l’importanza della comunicazione e della promozione, portando il Brunello sui mercati internazionali. Il libro ripercorre tutta la vita di Tiezzi, oggi ultraottantenne, antesignano assoluto su molte tematiche attualissime, dal biologico alla gestione delle risorse umane.
Anche il volume firmato da Stefano Cinelli Colombini, “Brunello di Montalcino, ritratti a memoria. Luoghi, persone e storia di un mito” (Fattoria dei Barbi Edizioni), disegna un affresco dei numi tutelari del territorio. Oltre mille anni di storia di Montalcino, con aneddoti e curiosità arricchiti da immagini provenienti dall’archivio privato di casa Cinelli Colombini. Il volume è suddiviso in varie sezioni: spazio alla storia di Montalcino e ai suoi protagonisti con i “ritratti” degli artefici del successo del Brunello, ma anche i 20 landmark che costituiscono un itinerario dei punti geografici visitabili in cui, per vari motivi, è passata la storia del Brunello.
Si chiama “Bestiario umano. Storie e riflessioni sugli esseri viventi” (Edizioni DeriveApprodi) il libro scritto da Luigi Ananìa, scrittore e produttore di Brunello, assieme allo psichiatra e psicoterapeuta Nicola Boccianti e la partecipazione Hitnes, street artist che ne ha curato le illustrazioni. Nove racconti con protagonisti persone famose in cui sono state trovate similarità con gli animali, a partire da episodi reali vissuti in prima persona dal produttore, di cui alcuni ambientati proprio nella sua azienda La Torre, nella zona sud di Montalcino, avviata nel 1976 dal padre Giuseppe, agricoltore calabrese emigrato a Roma nel secondo Dopoguerra.
E’ invece firmato da Ilio Raffaelli, una delle figure di riferimento per la cultura locale, il volume “Montalcino – Storia di tutto e di tutti”. Sindaco della città per venti anni, dal 1960 al 1980, Raffaelli vanta una conoscenza storica formidabile e una memoria di ferro: nel libro ripercorre le tappe fondamentali della storia di Montalcino, dall’Età del Ferro all’Unità d’Italia. Ma sono molti anche gli aneddoti su aspetti meno conosciuti, dall’attività dei quartieri alla cucina della tradizione.
Dedicato ad una figura storica importante – uno dei sette martiri francescani che fu decapitato nel 1227 a Ceuta in Marocco – il libro “Donnolo Donnoli, un santo a Montalcino” (Edizioni Il Leccio) scritto dalla storica Maria Assunta Ceppari Ridolfi. Il ritratto di un personaggio misterioso e affascinante, di cui si hanno poche documentazioni che provengono soprattutto dal periodo della santificazione. In particolare un documento, proveniente dalla Sacra Congregazione dei Riti di Roma che, proprio in riferimento ai martiri del Marocco narra: “per la ragione che è costante ed antica tradizione che uno di essi, di nome Donnolo, è di famiglia di Montalcino, ed è l’unico santo che vanti la città”. A Montalcino il santo viene ricordato ogni anno, dopo aver dato ai credenti del territorio, da quasi un millennio, motivo di orgoglio e devozione.
“Montalcino, 1553 – Cronaca di un assedio” (Albatros) è invece il romanzo di Alessandro Faneschi, ilcinese e grande appassionato di storia. Protagonista il contadino Tiranfallo, che  si trova casualmente coinvolto nella guerra tra la Francia e l’Impero di Carlo V d’Asburgo, che sta insanguinando l’Italia e che si è spinta fino alle prospere terre della Repubblica di Siena; a Montalcino, assediata dagli spagnoli, Tiranfallo sfrutta la sua intelligenza per garantire la sopravvivenza degli abitanti contro quello che sembra un nemico imbattibile.