Le donne dietro ai brands. Forbes intervista Cristina Mariani-May

Forbes, la nota rivista statunitense di economia e finanza fondata nel 1917 da Bertie Charles Forbes, ha deciso di intervistare tutte quelle donne che stanno dietro ai brand più famosi e, fra le “quota rosa” di spicco c’è Cristina Mariani-May, Co-CEO di Banfi Vintners, con sedi in Italia, a Montalcino, e New York.
Cristina Mariani-May, come si legge sulle pagine della rivista, mentre studiava per prendere la laurea alla Georgetown University, ha vissuto e studiato al campus di Georgetown a Firenze, dove ha sviluppato una passione per tutto il made in Italy, innamorandosi delle colline ondulate, la cultura e il cibo della Toscana. Dopo la laurea e un Master in Business Administration, il più importante programma di specializzazione manageriale post-laurea esistente al mondo, alla Columbia Business School “ho lavorato – racconta Cristina Mariani-May – negli affari della mia famiglia, a partire dal marketing, fino a diventare co-CEO. A Castello Banfi, ho voluto condividere questa passione con il mondo, elevando la qualità del vino italiano, grazie al lavoro fatto, con un affiatato team di fiducia, dedicato alla ricerca e all’attuazione di pratiche enologiche sostenibili, nel rispetto della natura. Di conseguenza, Castello Banfi è diventata l’unica azienda al mondo a raggiungere l’ISO 14001, ISO 9001 e la certificazione SA 8000, riconoscendoci la leadership nel campo della soddisfazione del cliente, della responsabilità ambientale e la responsabilità sociale”.
Parlando della donna “che ha fatto la differenza” nella sua vita, Cristina Mariani-May afferma: “anche se non l’ho mai incontrata, la mia prozia Teodolinda Banfi è sempre stata una fonte di ispirazione, una pioniera, fedele, laboriosa, una donna senza paura, ma con smalto ed equilibrio. Nel 1920, Teodolinda è stata la prima donna, che non era una suora, a vivere in Vaticano, responsabile di tutta la famiglia di Papa Pio XI: si occupava di tutto quello che occorreva per gestire il suo staff, come la selezione dei vini. Anche lei era gentile e amorevole, dopo aver cresciuto il suo nipote (mio nonno, che ha fondato la nostra azienda e l’ha chiamata come lei) come fosse suo figlio. È attraverso lei che riconosco l’importanza della famiglia, come deve essere bilanciata con il lavoro, e come una donna può avere successo in entrambi i campi. Dalla sua ispirazione ho imparato a lavorare senza sosta, ma con la passione per il team, le persone e la famiglia, crescendo i bambini nel segno del rispetto ma con una mente imprenditoriale”.
L’ultima domanda per Cristina Mariani-May è come lei aiuti le donne nel mondo aziendale: “è importante – risponde – rimanere in contatto e mettersi a disposizione. Faccio “mentoring”, attività di formazione aziendale, in collaborazione con la Columbia Business School, e partecipando a eventi del settore, come l’imminente “Women of the Vine Global Symposium”. L’industria delle bevande alcoliche è dominata dagli uomini, ma qualcosa sta cambiando, e io faccio quello che posso per educare e responsabilizzare le donne nel nostro business. Quello che è veramente gratificante è che, mentre stiamo aiutando altre donne, anche loro ci aiutano condividendo con noi le loro esperienze, intuizioni, e la passione per la scoperta”.