Falso Brunello, funzionari danesi a Montalcino

Falso Brunello, funzionari danesi a Montalcino

 

“Incontrare i funzionari danesi è stato importante: ci hanno spiegato che i tempi della giustizia in Danimarca sono molto rapidi e che entro 6 mesi avremo le condanne definitive. È bello vedere quanto, anche fuori dai confini italiani, ci sia grande attenzione nei riguardi delle frodi alimentari. Fondamentale, poi, è stata la sinergia tra la Guarda Forestale di Siena e le autorità danesi. Un doveroso ringraziamento va senza dubbio al dottor Brogi, responsabile dell’operazione e alla Forestale, che ogni giorno veglia non solo sul nostro territorio inteso come ambiente, ma vigila attentamente anche su tutti i prodotti di eccellenza, Brunello compreso”. Così Fabrizio Bindocci ha commentato, alla MontalcinoNews, la visita di ieri dei 2 funzionari della Squadra mobile veterinaria e alimentare danese, a Montalcino per l’inchiesta che ha portato alla scoperta di un falsificatore di Brunello e di Amarone di Valpolicella, che, in uno scantinato di Copenaghen, nascondeva più di duecento bottiglie contraffatte.

La delegazione danese, accompagnata da funzionari del Corpo Forestale dello Stato, è stata ospite del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino ed ha fatto visita anche alla Tenuta Fanti, azienda vittima della contraffazione.

“La qualità dei prodotti agroalimentari – ha dichiarato Giuseppe Vadalà, comandante regionale del Corpo forestale dello Stato per la Toscana – e l’eccellenza nazionale e Toscana si tutelano insieme, Forze di Polizia e produttori, dove occorre, sul territorio nazionale ma anche sui mercati esteri dove più facilmente vengono venduti i prodotti contraffatti, per questo la partnership da sempre esistente fra il Corpo forestale dello Stato e il Consorzio del Brunello di Montalcino non può che essere considerata un ulteriore presidio per l’integrità del territorio da cui proviene questa eccellenza e del prodotto”.