Frodi Alimentari. Anna Zollo “Il Brunello c’è ma il prodotto più “falso” sul web è stato il prosecco”

La contraffazione alimentare viaggia anche sul web. Nel 2015, l’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari) ha avviato procedure di contrasto a usurpazioni ed evocazioni che hanno riguardato 561 casi, di cui 220 hanno riguardato prodotti in vendita sul market place e-Bay, 65 su Alibaba.
Come si legge su www.tibunapoliticaweb.it sono stati bloccati flussi di commercio di falso Parmigiano per 99.000 tonnellate al mese, ovvero 11 volte la produzione mensile di quello autentico mentre su siti web irlandesi e svedesi sono stati intercettati wine kit evocanti le denominazioni Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti, Piemonte, Vino Nobile di Montepulciano e Amarone della Valpolicella. Il prodotto più ”falso” sul web è stato il prosecco. Il sito web più utilizzato dai falsari è stato e-Bay. È quanto emerge dall’annuale rapporto sulle frodi alimentari di FareAmbiente giunto alla sua settima edizione e curato dalla professoressa Anna Zollo, che affronta il fenomeno degli illeciti agroalimentari a 360 gradi.
La contraffazione alimentare resta uno dei business preferiti dalla criminalità organizzata e si piazza al terzo posto nella classifica dei prodotti contraffatti più popolari in Italia, stilata da FareAmbiente, dopo abbigliamento e accessori (per un valore di 2,2 miliardi, 32,5% del totale) e audiovisivi (2 miliardi, 28,5%), i prodotti alimentari come vino, olio e pasta muovono un giro d’affari di 1 miliardo, pari al 14,8% del totale. Secondo i dati del ministero dello Sviluppo economico la contraffazione in generale sottrarrebbe al nostro Paese più di 100mila posti di lavoro, 18,6 miliardi di produzione interna e un valore aggiunto di 6,7 miliardi.
L’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), è il principale sanzionatore dell’agroalimentare italiano, con 4.052 sanzioni amministrative elevate a cui si aggiungono 2.786 diffide. Nel solo 2015 sono state inoltrate 255 notizie di reato all’Autorità giudiziaria, operati 676 sequestri, per un valore economico di oltre 68 milioni di euro e un quantitativo complessivo di prodotti agroalimentari sequestrati pari a circa 77.000 tonnellate.
Nel 2015 i 38.914 controlli mirati per la verifica di aspetti igienico sanitari e merceologici effettuati dai carabinieri per la tutela della salute (Nas) hanno evidenziato 12.321 non conformità. L’attività del Mipaaf-Icqrf per il controllo della qualità merceologica e la lotta alle frodi dei prodotti alimentari generici, da agricoltura biologica e di qualità regolamentata, ha comportato lo svolgimento di 25.974 controlli e l’analisi di campioni 6.259. Le irregolarità riscontrate hanno dato luogo a 59.480 provvedimenti amministrativi e 1.028 notizie di reato.
Le Capitanerie di Porto hanno espletato circa 17.504 verifiche lungo l’intera filiera dei prodotti ittici e nell’ambito della propria attività di vigilanza e controllo hanno rilevato 2.635 illeciti relativi alla sicurezza alimentare. Il comando Carabinieri per le Politiche Agricole e Alimentari – Nac ha controllato 586 imprese agricole sequestrando 722.837 kg di merce, elevando 52 sanzioni penali, 273 sanzioni amministrative. Sono state segnalate 55 persone (13 settore lattiero caseario, 11 settore vitivinicolo). A
Il Corpo Forestale dello Stato ha intensificato la lotta alla contraffazione dei prodotti agroalimentari a denominazione e indicazione di origine protetta e dei prodotti certificati made in Italy, con 8.486 controlli effettuati; 179 reati accertati; 1.589 illeciti amministrativi accertati e sanzionati. La regione che risulta essere più fragile da un punto di vista di ”illeciti” risulta essere il Lazio anche se la regione con maggiori danni economici (valore della merce risulta essere la Calabria).
La Guardia di Finanza ha complessivamente sequestrato oltre 8.800 tonnellate di prodotti agroalimentari solidi e oltre 31 milioni di litri di generi alimentari liquidi, oggetto di frode commerciale e/o sofisticazione. I prodotti maggiormente oggetto di illecito è il vino ( 31.094.942 litri) seguito dai cereali (7.443.219).