BaroloBrunello in Montalcino

Un luogo simbolico, uno dei più importanti complessi storici della Toscana apre le porte a BaroloBrunello. Il Chiostro di Sant’Agostino diventa così sempre più parte attiva nella riorganizzazione turistica del centro storico di Montalcino, aprendosi a nuove manifestazioni enologiche. Giunge al terzo anno con grandi novità “BaroloBrunello”. Quella che era nata quasi come una scommessa e che sta diventando un appuntamento da non perdere per ogni operatore del settore, quest’anno – come già annunciato lo scorso anno al Castello di Barolo – si sposta nel trecentesco Complesso di Sant’Agostino di Montalcino per una due giorni di degustazioni (12 e 13 novembre 2016). Cornice prestigiosa quella del chiostro riservata fino ad oggi esclusivamente a Benvenuto Brunello, lo storico appuntamento organizzato dal Consorzio del Brunello di Montalcino. I produttori di BaroloBrunello presenti alla kermesse di Montalcino saranno: Barolo Boroli, Comm. G.B. Burlotto, Castello di Verduno, Cavallotto, Ceretto, Damilano, Elvio Cogno, Elio Grasso, Ettore Germano, Ferdinando Principiano, G.D. Vajra, Gianfranco Alessandria, Giovanni Rosso, Giulia Negri, Giuseppe Rinaldi, Marengo, Paolo Scavino, Parusso, Renato Ratti, Roberto Voerzio, Vietti. Brunello di Montalcino Altesino, Baricci Colombaio Montosoli, Canalicchio di Sopra, Capanna, Caprili, Casanova di Neri, Cava d’Onice, Col d’Orcia, Cupano, Il Marroneto, Il Poggione, La Mannella, Le Ragnaie, Lisini, L’Uccelliera, Mastrojanni, Poderi Salicutti, Pietroso, Poggio di sotto, Salvioni, Talenti, Tenuta le Potazzine. Risulta evidente la presenza di alcune cantine solitamente restie ad aderire a manifestazioni di questo genere. Ma come e da chi sono stati selezionati i produttori partecipanti a “BaroloBrunello”? Semplice: dal team di WmeZone, coordinato da Andrea Zarattini. “La selezione fa la differenza. I produttori di “BaroloBrunello” sono stati selezionati attraverso assaggi che seguono canali indiretti: acquisti in enoteca, manifestazioni, presentazioni alla stampa e cantine di collezionisti.
Solo dopo aver selezionato la cantina ci rechiamo dal produttore e nella sua vigna – precisa Andrea Zarattini di WineZone – senza mai richiedere campioni per procura e sempre dopo diversi assaggi, incontri, confronti. Oltre alla qualità premiamo l’idea e la rappresentatività, che una cantina incarna del territorio d’appartenenza”.