Trent’anni di Benvenuto Brunello, l’evento che ha “inventato” le anteprime del vino italiano e contribuito al successo di un brand iconico: domani un talk show a Montalcino ne ripercorre la storia

Trent’anni, trenta presentazioni al mondo di uno dei vini più famosi, celebrati ed amati dell’enologia made in Italy: un anniversario importante per Benvenuto Brunello, l’evento che nel 1992 ha “inventato” le anteprime del vino italiano e che verrà celebrato domani 20 novembre con un talk show a Montalcino (Teatro degli Astrusi, ore 17.30). Anchorman dell’evento Luciano Ferraro, caporedattore del Corriere della Sera, che accoglierà sul palco alcuni tra i protagonisti della storia più recente del Brunello: Fabrizio Bindocci, Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Enzo Tiezzi, Presidente del Consorzio dal 1982 al 1988, Andrea Costanti, Presidente del Consorzio Rosso di Montalcino e Vice presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino nel 1992, Alessandro Regoli, Direttore di Wine News – che presenterà un’analisi del fenomeno Brunello – Roberto Turchi, autore della prima formella di Benvenuto Brunello.

Benvenuto Brunello è un caso di comunicazione che ha fatto scuola, con la stampa nazionale e internazionale che ogni anno si è data appuntamento a Montalcino per degustare le nuove annate del Brunello, ha contribuito a costruire l’immagine che oggi vanta la denominazione toscana nel mondo. I trent’anni di Benvenuto Brunello sono testimoniati dal “museo a cielo aperto” che raccoglie le piastrelle celebrative delle annate: dal 1992, in ogni edizione della manifestazione un personaggio del mondo dell’arte, dello sport e dello spettacolo ha posato una piastrella in ceramica celebrativa dell’annata sulle storiche mura del Palazzo Comunale: da Federica Pellegrini a Sting, da Carlo Petrini a Oscar Farinetti, da Giovanni Malagò ad Alex Zanardi.