Bindocci: “cari soci vi presento il lavoro del CdA”

Un’assemblea dei soci, quella di martedì 24 novembre 2015, importante per il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Qui di seguito la relazione integrale che il presidente Fabrizio Bindocci ha letto alla platea e che ha offerto molti spunti: dalla situazione economica consortile all’excursus sugli anni di mandato che si concluderà a maggio 2016 fino ad arrivare alle dimissioni del coordinatore del Consorzio, Giampiero Pazzaglia.
“Cari soci, il lavoro fatto dal Consiglio in termini non solo di spending review ma anche di ottimizzazione delle spese sta dando i risultati auspicati e questo lo dicono i numeri che il nostro coordinatore Giampiero Pazzaglia ci ha appena letto.
Il 2015, anno che sta per finire, ha regalato alla nostra denominazione risultati eccellenti in immagine e visibilità a livello mondiale. Il Brunello di Montalcino 2010 che stiamo finendo di vendere ha ottenuto risultati più che eccellenti essendo sempre in vetta alle classifiche delle Riviste e Guide americane ed europee più lette. E’ un risultato che premia l’impegno, la volontà e la capacità di noi produttori che anno dopo anno cresciamo a livello qualitativo e questa annata 2010 ci ha dato anche eccellenti risultati economici, con gli 8,2 milioni di bottiglie che sono state vendute e che hanno fatto anche da traino alle ultime giacenze di cantina delle annate 2008 e 2009, ottime, ma che non avevano incontrato pienamente il gusto del mercato. Che le vendite sarebbero andate nel verso giusto lo avevamo visto già da inizio anno, quando gli ordini iniziavano ad arrivare subito, soprattutto dai mercati esteri perché della qualità di questa annata si era già parlato ed infatti si è registrato un sensibile aumento dell’export.
Con prezzi di vendita importanti, finalmente, non ci sono state “svendite” sugli scaffali di questa annate. La politica iniziata nell’anno 2007 di ridurre le produzioni migliorando la già alta qualità anno dopo anno ha dato i suoi frutti migliori: meno bottiglie, prezzi più alti e stabili dall’uva allo sfuso fino ad arrivare al prezzo della bottiglia, dove tutti giustamente hanno un ottimo reddito.
Bene, anzi molto bene, anche per il Rosso di Montalcino 2013 annata ottimo che sta aumentando come numero di bottiglie vendute. Il mercato apprezza anche questa denominazione perché comunque la qualità del prodotto è ottima.
L’importante è non montarsi la testa, continuare nella promozione dei vini e del territorio per essere sempre al centro dell’attenzione mondiale; lavorare come squadra, dove ognuno di noi ha un ruolo e giocando insieme si raggiungono risultati che da soli sarebbero impensabili da raggiungere. Basta manie di protagonismo, il dire “io sono il più bravo”, “i miei vini”, “la mia azienda”…parliamo e ricordiamoci che siamo dove siamo perchè è la denominazione che è un brand forte, conosciuto che ci ha fatto crescere, e non l’opposto. Lavoriamo insieme e se ci sono problemi parliamone in occasione di assemblee, di incontri con il Consiglio di Amministrazione: le vostre idee possono e devono essere utili alla crescita di tutti e non ha molto senso far nascere comitati con gruppi di aziende che lavorano per proprio conto ed interesse; non dimenticatevi che se siamo dove siamo arrivati il merito è di chi prima di noi ha iniziato il percorso mettendoci del suo, aggregando e non dividendo, discutendo ma costruendo quello che poi è diventato la nostra forza: una denominazione forte che riunisce grandi e piccoli produttori, che lavora per l’interesse di tutti e che ha bisogno dei consigli di tutti. Non servono le critiche al bar del “io l’avevo detto, io avrei fatto, è tutto sbagliato”. Parlate direttamente con il Consiglio, il Consorzio è la vostra casa, noi siamo qui ad amministrare perché voi ci avete eletto, non siamo qui per volere divino ma per vostra scelta. Se sbagliamo, ed è possibile, richiamateci all’ordine, fatecelo capire con onestà e lealtà, perché così facendo si va avanti costruendo qualcosa che resta ed è utile a tutti. Con i premi che i produttori ricevono si arricchisce la denominazione tutta e non solamente il singolo, ricordiamocelo.
Oltretutto, questo CdA è in dirittura d’arrivo, a Maggio ci saranno le elezioni per il rinnovo e noi lasceremo un Consorzio risanato, con i conti in ordine con l’acquisizione di una sede prestigiosa all’altezza della nostra denominazione, con uno stand del Vinitaly rinnovato che l’anno scorso ha suscitato ammirazione ed invidia di tanti, perché anche questo è Brunello di Montalcino: un Consorzio di produttori forte, che fa squadra, che si presenta con un look attrattivo ed al passo con i tempi. Abbiamo dato il via allo svolgimento di Benvenuto Brunello in una location suggestiva ed adatta all’importanza dell’evento; quest’anno, sfruttando l’attenzione per l’annata 2010, abbiamo organizzato molte attività di promozione tra cui le degustazioni in Giappone ed i seminari in Cina dei giorni scorsi.
Di questo sono orgoglioso ed un domani potrò dire che anche io ho fatto la mia parte per l’interesse della denominazione e del territorio che tanto mi ha dato e del quale sono orgoglioso di far parte.
All’inizio del nostro percorso abbiamo trovato problemi all’interno del Consorzio e con le dimissioni di Campatelli abbiamo avuto un’attimo di incertezza sulla futura gestione del Consorzio perché la struttura dei dipendenti era un castello di carta: tante persone a lavoro ma che non avevano, non per loro volontà, pratica e consapevolezza di come si organizzasse e gestisse il lavoro di squadra, perché giornalmente veniva assegnato loro il compitino da svolgere.
Abbiamo pensato che fosse necessario trovare un nuovo Direttore con capacità manageriali e di marketing, al passo con i tempi ed all’altezza della nostra denominazione; la commissione istituita ad hoc ed il CdA, poi, si sono mossi incaricando una società specializzata nella ricerca di manager per avere una scelta chiara, non frutto di amicizie, politica o altro ma una scelta fatta in base a meriti, capacità e curriculum di tutto rispetto. Nel contempo, abbiamo avuto la fortuna di incontrare l’amico e concittadino Giampiero Pazzaglia, che avendo cessato il rapporto di lavoro quale Direttore Generale e Amministratore di Argiano, ha accettato con entusiasmo l’idea di traghettare il Consorzio dalle acque torbide ed agitate in cui si trovava, ad altri lidi migliori dicendo da subito che per lui era una bella sfida, che gli piaceva l’idea di mettersi in gioco facendo un lavoro nuovo ma interessante e che si sarebbe impegnato al meglio per riuscire nel compito che gli andavamo ad affidare. E’ stata una bella avventura, un percorso che abbiamo fatto spalla a spalla, confrontandoci, parlando e prendendo decisioni insieme al CdA che ci hanno permesso di uscire dalla situazione che tutti avevamo davanti agli occhi, facendo tanto e bene grazie al suo lavoro per il quale non si è mai risparmiato ne in termini di orario ne di sabati o domeniche quando spesso c’è stato da lavorare.
I risultati raggiunti sono anche merito suo e lo dico apertamente perché è una persona che ha dato tanto e bene e che poteva sicuramente fare ancora tanto e bene per la nostra denominazione. Auguro a Giampiero il meglio per questa nuova avventura che si appresta ad iniziare e lo ringrazio pubblicamente per quanto ha fatto per noi in questo periodo e spero di riaverlo a Montalcino fra di noi”.