Gruppo Illy: Mastrojanni sarà anche relais

“La struttura ci aiuterà a comunicare il territorio e l’azienda Mastrojanni”. Così Andrea Machetti, amministratore delegato di Mastrojanni, spiega al Sole 24 Ore il nuovo progetto del gruppo di Riccardo Illy a Montalcino: entro giugno, infatti, la tenuta Mastrojanni, a Montalcino, diventerà anche un relais che a regime avrà sei camere e cinque suites grazie a un investimento di 1,2 milioni che coinvolge anche la cantina. Ma la storia di Illy a Montalcino parte da lontano. Nel 1975 l’avvocato Gabriele Mastrojanni comprò i poderi San Pio e Loreto e decise di piantare le prime vigne che, in parte, ancora oggi sono in produzione. Verso l’inizio degli anni Novanta, Antonio Mastrojanni, figlio dell’avvocato, iniziò a seguire l’azienda personalmente e in quegli stessi anni l’enologo Maurizio Castelli divenne il consulente di riferimento dell’azienda. Insieme ad Andrea Machetti che si offrì di seguire a tempo pieno l’azienda. Nel 2008 l’azienda venne acquistata dalla famiglia Illy ed entrò nel polo del gusto. Un investimento consistente che negli anni è cresciuto con altri investimenti: per gli iIlly il ritorno è molto lontano ma in questi sette anni l’asset si è molto rivalutato.
Nel 2015 l’azienda di Castelnuovo dell’Abate ha venduto 112mila bottiglie, con ricavi per oltre 2 milioni e un balzo, a valore, del 33,5%. L’export arriva al 65%. L’obiettivo è quello di arrivare, con i nuovi vigneti (e l’introduzione del ciliegiolo), a 150mila bottiglie.
La cantina di Brunello di Montalcino ha una filosofia propria: “Per qualsiasi altra coltura – conclude Machetti – la terra dei poderi San Pio e Loreto sarebbe una vera e propria iella. Ma il vino diventa buono proprio grazie alla magrezza della terra: meno le viti trovano per alimentarsi e più lo devono cercare. Noi ci siamo adattati a questo imperativo della natura sapendo che ci avrebbe dato risultati strepitosi e da esso nasce la nostra filosofia: intervenire il meno possibile in vigna e in cantina, ed essere capaci di conservare la meraviglia che la natura regala a queste uve”.