Nasce “A.Vi.To”, il Consorzio dei Consorzi del vino toscano

“Il progetto non è ancora partito ma si tratta di una iniziativa estremamente importante, che permetterà alle piccole realtà ancora poco conosciute di emergere grazie ai capisaldi della Toscana enoica. Un modo intelligente di fare sistema, di ottimizzare iniziative e finalizzare concretamente la promozione di un territorio ricco di sfaccettature come quello toscano. Sono fortemente convinto che sia una risorsa importante, la punta di diamante per un nuovo modo di comunicare denominazioni grandi e piccole ed il Brunello è chiamato a svolgere un essenziale ruolo come punto di riferimento e portavoce anche per le più piccole realtà”. Così Fabrizio Bindocci, il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, ha commentato con la Montalcinonews la nascita di “A.Vi.To”, (Associazione vini toscani dop e igp), quello che sarà il Consorzio dei Consorzi del Granducato e che dovrà vigilare e tutelare su ogni denominazione del territorio. Ci sono volute le accese discussioni sul Piano di indirizzo territoriale (Pit) di un anno fa per dare ai consorzi del vino toscani la consapevolezza che uniti si vince, che è meglio parlare con una sola voce per difendere le istanze della categoria. Ed ecco che da quell’esperienza, su un’idea del Consorzio Vino Chianti, è stato preso lo spunto per promuovere la nascita di un Consorzio dei Consorzi del vino della Toscana. Un sorta di lobby di settore, sul modello dell’Uvive in Veneto, che faccia da interlocutore unico con la parte politica, su temi che vanno dalla gestione del territorio, come il problema ungulati, alla promozione. L’accordo tra i vari consorzi c’è, ci sono grandi e piccoli, c’è lo Statuto, a cui mancano solo gli ultimi ritocchi e c’è anche la suddivisione delle quote di partecipazione. Manca solo la costituzione ufficiale davanti al notaio per cui si deve attendere il 7 marzo 2016.