Le “quote rosa” in arrivo anche nei consorzi del vino

È bagarre nel settore agricolo per le “quote rosa” nei consorzi Dop e Igp. La proposta è contenuta in un emendamento al collegato agricolo della Legge di Stabilità, approvato nei giorni scorsi dalla Commissione Agricoltura della Camera, e che mira a garantire la parità tra i sessi nei consigli di amministrazione dei consorzi dei vini Doc come dei prodotti alimentari Dop e Igp.
“La presenza di donne all’interno del Cda – ha dichiarato Fabrizio Bindocci, Presidente del Consorzio del Brunello – sarebbe indubbiamente un valore aggiunto. Lo stesso vale per i giovani che, qualificati e con un’alta conoscenza del mondo e dei mercati, hanno il “polso” dell’economia globale. Mi auspico nel futuro del Consorzio l’ausilio di un contributo femminile, all’interno di in un contesto che solitamente vede primeggiare gli uomini”.
Il testo dell’emendamento nei giorni scorsi era stato anche riformulato per dare 6 mesi di tempo ai Consorzi per modificare i propri statuti in modo da riservare una percentuale “rosa” all’interno dei propri Cda del 20% nell’ambito dell’attuale mandato che salirà al 30% a regime.
Contro l’emendamento sono insorte Aicig e Federdoc che sono rispettivamente le associazioni dei consorzi dei prodotti alimentari Dop e Igp e dei vini Doc, Docg, Igt. “Siamo rimasti sbalorditi – hanno detto all’Aicig – per l’approvazione di un emendamento dal quale traspare una distanza circa i temi della struttura, del ruolo e della rappresentatività dei consorzi di tutela”.
“Pur rilevando nel mondo del vino – ha aggiunto il presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro – una presenza femminile maggiore rispetto ad altri comparti, non è accettabile un’imposizione del genere dall’alto senza un confronto con i Consorzi rappresentativi della base. Non è imponendo percentuali di genere nei Cda dei Consorzi che si afferma la presenza delle donne nel mondo dell’agricoltura e esprimiamo vivamente dubbio e stupore in merito alla ragione di tale provvedimento”.
D’altro canto pur soddisfatta per veder riconosciuto nell’emendamento, tuttavia l’associazione Donne del vino, presieduta da Donatella Cinelli Colombini che in passato è stata vicepresidente del Consorzio del Brunello di Montalcino e oggi è presidente del Consorzio dei vini Doc della Val d’Orcia, unisce la propria voce a quella di Aicig e di Federdoc “auspicando una concertazione finalizzata alla modifica del provvedimento nel dibattito in aula che lo renda più facilmente applicabile e aderente alla realtà dei consorzi stessi”.