Podere Paganico, la vincente scelta d’amore per il Brunello di Montalcino

Al cuore non si comanda. E così, messa in archivio una vita che viaggiava con il pilota automatico, arriva il vento della novità e della bellezza che il tempo ha trasformato in una scelta vincente. Già perché bisogna anche saper rischiare e non bloccare le ali delle idee e dell’entusiasmo soprattutto quando queste viaggiano sotto la spinta delle emozioni. L’azienda agricola Podere Paganico nasce come una scelta d’amore che si identifica nella proprietaria, Anna Maria Buzdon. La tenuta sorge a Torrenieri, circondata dal verde dei cipressi e da una natura che sprigiona tutta la sua vitalità. Ma prima di entrare nei dettagli facciamo un passo indietro alla ricerca delle origini. “Podere Paganico nasce nel 1998 – spiega Anna Maria Buzdon – io facevo il consulente del lavoro, un mestiere già ben avviato e che mi dava una certa sicurezza economica. Poi all’improvviso ho deciso di lasciare tutto, una scelta sicuramente d’amore. Mi sono sposata con il desiderio di costruire qualcosa di nuovo in questo piccolo fazzoletto di terra a Torrenieri”.

Oggi Podere Paganico fa affidamento su 3 ettari e mezzo di vigna (1 ettaro a Brunello e 1 a Rosso di Montalcino) mentre sono 5 gli ettari complessivi a cui vanno aggiunti i circa 15 che si trovano a San Quirico d’Orcia dominati da bosco ed uliveti. Un’azienda che si è costruita passo dopo passo, investimento dopo investimento, senza mai fare il passo più lungo della gamba ma con obiettivi precisi da centrare con intelligenza e oculatezza. I vigneti si trovano ad una altitudine da 260 a 300 metri s.l.m. sia per il Brunello che per il Rosso, orientati da est verso ovest in modo da ricevere il massimo dell’irradiamento solare. La forma di allevamento ricalca quella caratteristica della zona, il cordone speronato, allo stesso tempo viene dedicata una certa attenzione alle rese e una rigorosa riduzione dei prodotti fitofarmaci. La raccolta delle uve avviene esclusivamente a mano. La produzione si aggira intorno alle 7.000 bottiglie di Brunello (Riserva compresa) e alle 7.300 di Rosso di Montalcino. L’export va per la maggiore, gli Stati Uniti sono il primo mercato di riferimento.

All’inizio di questa bella avventura c’era solo la terra, poi Anna Maria Buzdon – una donna con cui è un piacere parlare grazie alla sua energia contagiosa – ha iniziato ad acquistare i macchinari e a tirare su le strutture che hanno trasformato il suo sogno in qualcosa di molto concreto. “Mi divido tra ufficio, cantina e ovunque ci sia bisogno di me – spiega la proprietaria – facciamo anche accoglienza con delle piccole degustazioni. Le idee per il futuro sono sempre tante, le intenzioni sono quelle di crescere acquistando altri terreni”.

Genuinità, rapporto diretto, cura dei dettagli, a Podere Paganico c’è tutto il bello di una cantina a conduzione familiare o, meglio ancora, “personale”. “Se viene una persona in azienda non trova l’addetto al commerciale ma trova me che penso a tutto, e questa forma di rapporto che si viene a creare è qualcosa di molto importante”. Certo, il lavoro non manca mai, sette giorni su sette, ritmi alti e ferie quasi inesistenti. Ma vuoi mettere la soddisfazione… “Rifarei la scelta che ho fatto. Fu, e lo è tuttora, un motivo di vita. Stare in cantina e in campagna – conclude Buzdon – mi distende molto, il nostro prodotto non è standardizzato ma è frutto della stagione e delle annate”. Ma quando c’è Anna Maria  in azienda,  il risultato è in cassaforte.