Il Moscadello di Montalcino, un vino che ha sedotto poeti e chef stellati

Un noto detto recita che tre indizi fanno una prova ma, nel caso del Moscadello, ne bastano soltanto due. Perché quando si espongono due pesi massimi assoluti, due numeri uno nei loro campi, possiamo parlare di un’incoronazione vera e propria senza il bisogno di aggiungere altro. “Del leggiadretto/del sì divino/Moscadelletto/di Montalcino”, così nella poesia “Bacco in Toscana”, Francesco Redi, uno dei più grandi biologi di tutti i tempi e uomo dalle raffinate qualità, omaggiava nel 1865 questo straordinario nettare che, facendo da apripista al Brunello, conquistò il palato di nobili e borghesi allietando, al tempo stesso, le serate dei contadini al calare della sera dopo una lunga giornata di lavoro. Un vino “democratico” ed “universale”, ambasciatore di una Montalcino che per secoli è stata conosciuta come la patria del Moscadello. E che conquistò anche Ugo Foscolo, intellettuale e poeta di fama mondiale, che si confortava dalle sue (geniali) fatiche letterarie con un buon bicchiere di Moscadello di Montalcino, vino che offriva con orgoglio ai suoi amici.

Le origini del Moscadello sono antichissime: nel 1540, in una lettera inviata da Venezia ad un amico, lo scrittore Pietro Aretino lo ringrazia elogiandolo per il dono di un “caratello di prezioso, delicato Moscadello, tondotto, leggiero, e di quel frizzante iscarico che par che biascia, morde e trae di calcio, parole che parrebbon la sete in su’ le labbra …”. Pare che il pontefice Urbano VIII, nei primi decenni del Seicento, lo apprezzasse “per la sua gagliardia e sapore” e con grande discrezione “solea spesso richiederlo per sé e per la sua Corte”. I viandanti hanno versato fiumi di inchiostro nelle loro pagine per lodare un vino così piacevole ma dalla spiccata personalità.

Dopo l’ascesa e il successo planetario del Brunello di Montalcino, il Moscadello, pur con una produzione andata diminuendo nel tempo, rimane un fiore all’occhiello di Montalcino e non sono poche le aziende che lo hanno rilanciato negli ultimi anni, valorizzando un gioiello che testimonia una tradizione enoica improntata sulla qualità da parte dei produttori del territorio.

Il Moscadello di Montalcino è prodotto nei tipi Tranquillo, Frizzante e Vendemmia Tardiva. Oggi questo vino è molto apprezzato per le caratteristiche di armonia e per l’aroma del moscato che riesce ad esprimere nelle tre tipologie prodotte. Un “tesoro” riscoperto anche da ristoranti e chef stellati che ne lodano il gusto e l’elegante versatilità. Sì, nel Moscadello c’è tutto quello che serve per sublimare con dolcezza un momento speciale.