Un angolo di armonia tra Brunello, olivi e cereali: Pian delle Querci e il feeling con la biodiversità

Un ampio angolo di armonia in cui convivono il piacere per le cose fatte bene, la valorizzazione delle biodiversità e il rispetto della terra che ogni giorno ci regala qualcosa di straordinario. Un’altra bella storia arriva dall’azienda agricola Pian delle Querci, dinamica realtà a conduzione familiare che si trova nella parte nord-est della collina di Montalcino. La famiglia è al centro di tutto grazie all’impegno di Angelo Pinti e della moglie Angelina Ndreca insieme a Vittorio Pinti e Martin Ndreca. Quando si parla di agricoltura, il cognome Pinti è sinonimo di esperienza: Vittorio è un vignaiolo con tante vendemmie alle spalle. Competenza e passione sono due caratteristiche che fanno parte del dna di Pian delle Querci, azienda che si estende su 49 ettari di cui 9,5 a vigneto (6 gli ettari a Brunello, 2 quelli a Rosso di Montalcino a cui si aggiungono un ettaro per l’Igt e mezz’ettaro per il Sant’Antimo), un ricco patrimonio di olivi grazie a ben 3.800 piante (piantagione intensiva), un piccolo bosco e terreni per i cereali.

Niente è lasciato al caso, alla monocultura viene preferita la salvaguardia della ricchezza che nasce da una terra così fertile e preziosa come quella di Montalcino. Il primo vigneto( a Pian delle Querci si coltiva soltanto il Sangiovese) è stato piantato nel 1997, le vigne spiccano ad un’altitudine di 250-300 slm e si trovano su un terreno misto argilloso, molto ricco di scheletro. In cantina sono utilizzate solo botti grandi da 50 ettolitri di Rovere di Slavonia che vengono cambiate al termine del terzo ciclo. Il Brunello di Montalcino viene invecchiato 36 mesi, la Riserva 48 mesi mentre il Rosso dai 4 agli 8 mesi a seconda dalle esigenze della cantina.

La filosofia produttiva è rigorosa. “Non utilizziamo né fitosanitari né diserbanti ma solo rame e calcio sciolti nell’acqua come ai vecchi tempi. Non siamo certificati biologici – sottolinea Angelina Ndreca – ma è come se lo fossimo, l’obiettivo è quello di produrre un vino che sia il più naturale possibile”. Per questo durante la fase di vinificazione vengono utilizzati soltanto lieviti naturali. La produzione di bottiglie si attesta intorno alle 55.000 bottiglie complessive, l’export assorbe l’80-90% della quota. I mercati principali? Giappone, Usa, Nord Europa e Brasile. Per il futuro si pensa alla continuità, Pian delle Querci è una storia di famiglia e, come dice il detto, squadra che vince non si cambia. “Abbiamo due figlie – conclude Angelina Ndreca – e di conseguenza abbiamo due marchi: “Pian delle Querci” ed “Il Serbolino” che sono i nomi dei nostri poderi a Montalcino”.