L’oro verde di Montalcino: nel 2021 calo della produzione, ma ottima qualità per il prezioso olio extravergine che nasce nel territorio del Brunello 

Un sensibile calo della produzione – dal 10 al 70% in meno, in base alle diverse zone – ma un altissimo livello qualitativo: questo lo stato dell’arte della raccolta dell’olio 2021 a Montalcino, che non è solo la patria del Brunello, ma anche uno dei territori più vocati in Toscana per la produzione olearia, che qui vanta una tradizione secolare.
Come in tutta la Toscana, l’andamento climatico ha avuto un forte impatto sulla raccolta di quest’anno: prima le gelate tardive primaverili, poi la siccità estiva, hanno causato sofferenza agli ulivi, piante particolarmente sensibili al clima, e bloccato la crescita delle olive. Ma nonostante la poca produzione, si registra un ottimo livello qualitativo: dalle piante di Moraiolo, Leccino, Frantoio, Correggiolo ed Olivastra – tra le varietà più diffuse a Montalcino – si è ricavato anche quest’anno un olio evo di eccellenza, che oltre a rappresentare un grande valore aggiunto in tavola fornisce sostanze preziose per la salute, come antiossidanti, vitamine e polifenoli.
Ma l’olio extravergine di oliva di Montalcino rappresenta anche un regalo di Natale particolarmente apprezzato: molti infatti i produttori di Brunello che si dedicano anche alla produzione di olio, creando prodotti dal packaging raffinato e ricercato.