Correva l’anno 1932 il vero primato del Brunello

Il Brunello, una tra le eccellenze enoiche d’Italia, conosciuto e apprezzato in ogni angolo del globo rappresenta anche un vino da primati non solo per la sua fama. Il prodotto principe del territorio di Montalcino è un vino da record anche dal punto di vista legislativo. Era, infatti, il lontano 1932 quando la Commissione del Ministero dell’Agricoltura decise che si poteva chiamare Brunello solo ed esclusivamente il vino prodotto e imbottigliato all’interno dei confini del Comune di Montalcino, un territorio con un microclima ottimale e particolare struttura fisico-chimica dove il Sangiovese in purezza si esprimeva in modo del tutto particolare e peculiare. Una sorta di Doc ante-litteram (o De.Co di veronelliana memoria), insomma, in cui si riconoscevano la peculiarità del territorio. Più recentemente, nel 1966, il Brunello è stato uno dei primi vini del nostro Paese ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata (Doc). Ma soprattutto è stato il primo vino italiano ad avere la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita (Docg), con il Decreto del Presidente della Repubblica del 1 luglio 1980. Montalcino è stato, inoltre, il primo caso in Italia in cui da un vitigno si possono ottenere due vini a denominazione d’origine: il Brunello ed il Rosso.