Ermanno Olmi: una lezione per Montalcino

“Caro Sindaco, con che gioia! Sarei venuto a Montalcino a ringraziare Lei, gentile Silvio Franceschelli, i Signori membri della Giuria, e ritrovare i miei ricordi di molti anni fa mentre facevo sopralluoghi minuziosi per un film e più ancora degli esiti del dovere venivo sorpreso e catturato dal fascino di questi vostri luoghi in armonia con la città. O meglio: la città in armonia col paesaggio.
Al punti che ci sono momenti in cui perino la parola “bellezza” appare inadeguata ad esprimere il mistero che ogni poesia reca con se. Fortunati i cittadini di Montalcino, a cui auguro di non buttare mai questo loro bene tanto straordinario con la convenienza del guadagno. Voglio ricordare qui, con tutti voi, una massima di Oddone Colonna Papa (1417-1431). “Cinque sono i motivi per bere: l’arrivo di un amico, la bontà del vino, la sete presente e quella che verrà e qualunque altro” Come questo. Grazie e cordialissimi auguri, Ermanno Olmi”.
Con queste parole, scritte in una lettera, “il poeta degli umili e degli emarginati” e uno dei più apprezzati registi italiani nel mondo, ha ringraziato il Sindaco Franceschelli e la Giuria del premio Città di Montalcino che, per la sua “attenzione all’universo degli umili e al recupero delle dimensioni tradizionali e territoriali” con cui il Maestro è stato omaggiato domenica 6 settembre 2016 attraverso un riconoscimento speciale.
Attraverso queste poche righe, il regista di capolavori come L’Albero degli Zoccoli, il film che racconta, in modo puntuale e attento, la vita di campagna della provincia italiana e con il quale si aggiudica la Palma d’oro al Festival di Cannes ed il Premio César per il miglior film straniero, ha voluto rammentare quanto il paesaggio e la natura siano importanti per territori come Montalcino e quanto la logica del guadagno non sia l’unica strada da percorrere. L’attenzione al territorio che ci circonda e la salvaguardia della più profonda natura sono elementi da tenere sempre presenti e da non dimenticare in favore di logiche più appetibili, futili e, forse, passeggere.
Un bel momento ed un interessante spunto di riflessione per la comunità di Montalcino e del Brunello.