Tra storia e insegnamenti Daverio racconta …

“Che buffo il Giappone. Ho questo amico importante Hiroshi Tehigahara, regista e sceneggiatore, che abitava nel grattacelo di Kenzo Tange con il diritto di guardare nei giardini imperiali perché cugino dell’Imperatore. Da lì insegnava l’Ikebana, l’arte della sistemazione dei fiori, durante la cerimonia del te. Andava pazzo per il Brunello di Montalcino e quando mi portava a cena in Giappone lo accompagnava al pesce cucinato all’italiana. O meglio con una tecnica che si credeva vicina a quella italiana ma che dava l’impressione essere “Fusion”, anzi “Confusion”, e molto. Al pesce in Giappone abbinano il Brunello, forse perché ricorda il sapore forte del Sake”. Così Philippe Daverio, storico dell’arte, docente, scrittore, autore e personaggio televisivo, ha raccontato l’amore che gli uomini orentali nutrono per il vino rosso ed in particolare per il Brunello di Montalcino. “Esperienza molto simile – prosegue il racconto Daverio – l’ho avuta con l’ex presidente di Israele, Shimon Peres. Durante una cena diplomatica molto particolare, ordinò scampi che volle accompagnare proprio al Brunello di Montalcino”. Storia divertente ed interessante raccontata, questa raccontata da Daverio, he nasconde anche un insegnamento: per il mondo orientale che dal Mar Mediterraneo si estende fino all’estremo Oriente il vino rosso è un must e questo, per Montalcino e l’Italia rappresenta una risorsa da sfruttare per vincere sui mercati orientali.