Crescita export in Germania. La mission del Brunello a “ProWein”

Invertire una tendenza negativa del 2015 per le esportazioni di vino italiano in Germania, il più importante mercato per i produttori del Belpaese dopo gli Usa, e crescere ancora nel Nord Europa, che sempre più soddisfazioni regala alle cantine tricolore: ecco le mission dell’Italia e del Brunello a “ProWein” (www.prowein.com), come riportato da WineNews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, di scena a Düsseldorf, dal 13 al 15 marzo. Al più importante evento enologico del Nord Europa, che accoglie ogni anno 6 mila espositori provenienti da 57 paesi e visitato da oltre 52 mila persone, non mancherà il Consorzio del Brunello che sarà rappresentato da oltre 30 aziende del territorio (Halle 16, Stand F51).
In occasione della kermesse i produttori italiani, i più presenti in assoluto in fiera, lavoreranno per far tornare positivi gli indicatori di un partner storico, che nel 2015 (dati Unione Italiana Vini, tra gennaio e settembre sul 2014) ha visto diminuire il proprio import enoico complessivo (-7,2% in quantità, a 403.376 milioni di litri di vino imbottigliato, e del 5,1% in valore, a 1,15 miliardi di euro), con l’Italia, Paese leader in valore e volume, che ha fatto -5,3% in quantità (177.801 milioni di litri) e -2,9% in valore (479.247 milioni di euro).
Insomma, di lavoro da fare ce n’è molto per recuperare terreno in un mercato consolidato come quello tedesco, dove le turbolenze economiche da cui non è indenne neanche la forte economia della Germania, e la concorrenza crescente dei produttori d’Europa e non solo, rischia di scalfire le certezze di un’Italia enoica, che sarà presente in massa, con tante aziende e Consorzi di Tutela (dal Brunello di Montalcino al Soave, dal Chianti al Chianti Classico, dal Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Docg al Prosecco Doc, da Piemonte Land of Perfection al Sagrantino di Montefalco, dal Consorzio della Valpolicella al Franciacorta, dai Vini d’Abruzzo ai Vini di Puglia, dall’Istituto Vite Vino della Regione Siciliana alla collettiva dell’Italian Trade Agency, dal TrentoDoc al Lugana Doc, in una fiera, “ProWein”, sempre più importante anche per i mercati del Nord Europa, ma anche dell’Asia.
Un palcoscenico davvero internazionale, con produttori che arrivano da ogni latitudine: dai Paesi produttori più importanti, come Italia (che pesa per oltre il 20% degli espositori), Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Usa, Sudafrica, Cile, Argentina, Australia e così via, ma anche realtà “minori” in termini numerici, e meno conosciute per la produzione di vino, dalla Turchia a Israele, dalla Romania al Libano, dalla Russia alla Svizzera, dal Kosovo alla Slovenia, dalla Bulgaria al Giappone, per citarne alcuni. Tutti a raccontare le proprie peculiarità puntando su vitigni autoctoni, territori conosciuti o emergenti, ma comunque diversi, microclimi, e un intreccio tra arti, storia, cultura e paesaggi che, in qualche modo, il vino incontra in ogni angolo del mondo.