Sviluppo rurale, innovazioni e nuove leve: in Toscana si può

Nuovi investimenti potrebbero interessare Montalcino ed il suo Brunello. Banca CR Firenze ed il Ministero dell’agricoltura, infatti, si sono uniti per sostenere crescita, internazionalizzazione, innovazione, formazione e ricambio generazionale delle aziende agricole con una manovra in tre mosse: il sostegno finanziario per attivare investimenti in Toscana per 1,25 miliardi di euro, azioni per facilitare l’utilizzo dei fondi comunitari dei Piani di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 che assegnano alla regione 962 milioni di euro e, infine, il prolungamento, per le aziende in difficoltà, del periodo di sospensione dei mutui da 12 a 24 mesi. Il patto è stato spiegato nei giorni scorsi a Palazzo Incontri, presenti esponenti di alcune tra le aziende di punta della viticoltura toscana, da Frescobaldi, che a Montalcino produce Brunello a CastelGiocondo e possiede la Tenuta Luce della Vite, a Piccini. È una scommessa finanziaria su un settore poco strutturato sotto il profilo aziendale ma con grandi eccellenze qualitative e potenzialità produttive: sul territorio regionale è concentrato il 9% degli ettari coltivati in Italia a vite e il 6,6% degli addetti dell’industria del vino, mentre è la quarta regione nella coltivazione dell’olivo (con 8,2% degli ettari totali) e quinta per incidenza sul totale degli addetti nell’industria degli oli (la Toscana è la prima regione in Italia per export di olio e la quarta nell’industria del vino con aumenti tra il 2008 e il 2015 rispettivamente del 78% e del 68%). Alla base c’è l’accordo “Diamo credito all’agroalimentare”, siglato dal Mipaaf e da Intesa-Sanpaolo, gruppo del quale fa parte Banca Cr Firenze. Col patto il gruppo bancario ha reso disponibile per la Toscana un plafond complessivo in tre anni di 1 miliardo di euro (6 a livello nazionale) per finanziare processi virtuosi nel settore agricolo, denari che – si stima – potranno generare nella regione nuovi investimenti per oltre 1,25 miliardi di euro. Sul fronte dei fondi comunitari previsti dai Psr – ha spiegato Pierluigi Monceri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – saranno invece promossi interventi finanziari e servizi di consulenza per facilitare l’accesso alle risorse. Mipaaf e Banca realizzeranno, infine, un’indagine conoscitiva con la collaborazione di Ismea per studiare le esigenze di credito delle aziende. In Toscana Banca CR Firenze si è già spesa per il settore attraverso alcune iniziative. Una è la promozione di 29 i contratti di filiera, il 30% delle quali operanti per l’appunto nel settore agroalimentare, per un giro d’affari complessivo di 5 miliardi di euro e con il coinvolgimento di oltre 1.400 fornitori e circa 5.000 dipendenti. Altra iniziativa l’apertura in Italia di 400 filiali “verdi”, di cui 48 in Toscana, animate da 100 specialisti