Brunello superstar: il grande vino toscano protagonista assoluto a Montalcino per 10 giorni, tra anteprime, cene di gala, sommelier e Master of Wine internazionali. Oggi gran finale dell’edizione n. 30 di Benvenuto Brunello, che ha registrato un enorme successo ed ha aperto le porte ai wine lovers: ecco un excursus dei momenti salienti 

Una autumn edition da record quella di Benvenuto Brunello n.30, che si conclude oggi e che per 10 giorni (19-29 novembre) ha visto susseguirsi una serie di degustazioni ed eventi, dal convegno dedicato al trentennale dell’evento, con alcuni dei principali protagonisti della storia del Brunello, al premio Leccio d’Oro, dalla posa della tradizionale formella dell’annata firmata da Carlo Cracco – che ha curato anche la cena di gala – alla partecipazione di sommelier stellati e Master of Wine internazionali, passando per wine blogger ed influencers. I sommelier dell’AIS Toscana hanno servito le nuove annate – Brunello 2017, Riserva 2016 e Rosso di Montalcino 2020, insieme alla Doc Sant’Antimo e al Moscadello di Montalcino – nel chiostro trecentesco di Sant’Agostino, headquarter dell’evento, seguito per il Consorzio del Brunello da Scaramuzzi Team, che ne ha curato la segreteria organizzativa generale.

I primi due giorni sono stati dedicati alla stampa nazionale ed internazionale, con una platea di giornalisti italiani e stranieri che hanno potuto degustare in anteprima le etichette di 120 cantine, servite negli speciali calici disegnati da Italesse per il Consorzio del Brunello (qui la presentazione ufficiale del calice). Nei giorni successivi è toccato agli operatori – buyers, enotecari, ristoratori – ma anche ai produttori stessi di Montalcino, che hanno potuto degustare e valutare i vini dei propri “colleghi”, scambiandosi impressioni ed esperienze (qui il video con le interviste alla stampa, italiana ed estera).

Una valutazione sulla vendemmia 2021 – e non sul vino – è stata presentata dall’enologo Maurizio Castelli e dall’agronomo Massimo Achilli, secondo i quali il Brunello 2021 potrà esprimere un potenziale molto elevato, con differenziazioni importanti rispetto ai millesimi precedenti. Per gli esperti la 2021 sarà una “buona annata”, ma per la valutazione del vino c’è da aspettare: per la prima volta niente stelle sull’ultima vendemmia, il giudizio sul 2021 sarà assegnato più avanti (qui il video con l’intervista al presidente del Consorzio Bindocci, qui l’intervento integrale sulla vendemmia 2021 e qui la valutazione di Achilli e Castelli).

Uno degli eventi di punta è stato il talk show dedicato ai 30 anni di Benvenuto Brunello, in cui si è ripercorsa la storia dell’evento che nel 1992 ha “inventato” le anteprime del vino italiano. Luciano Ferraro, caporedattore del Corriere della Sera, ha accolto sul palco del Teatro degli Astrusi alcuni tra i protagonisti della storia più recente del Brunello, che ha visto la nascita del primo wine district dell’era moderna (qui il video con le interviste ai protagonisti del talk show e qui il video integrale del talk show).

E’ stato Carlo Cracco, uno degli chef più famosi tra il grande pubblico televisivo, a realizzare la piastrella celebrativa dell’annata 2021, che si è aggiunta a quelle create negli anni scorsi da grandi nomi dello sport, della musica, dell’arte e della moda. Un uovo, simbolo della vita, e come sfondo la Galleria Vittorio Emanuele, il salotto di Milano: questa la mattonella by Cracco, che non solo celebra l’italianità in cucina, ma anche il forte sodalizio tra Brunello e altra ristorazione (qui il video con l’intervista a Carlo Cracco e qui il video dell’intervento integrale di Cracco al Teatro degli Astrusi).

Cracco ha firmato anche l’esclusiva cena di gala del sabato, destinata ad un parterre selezionato di giornalisti, operatori e produttori: un menu studiato ad hoc per il Brunello e un allestimento raffinato ed elegante hanno fatto da cornice ad una serata da sogno.

Assegnati come da tradizione i Premi Leccio d’Oro, che ogni anno riconoscono il valore di ristoranti, locali storici ed enoteche, nazionali e internazionali, con una particolare rappresentatività del Brunello di Montalcino nelle proprie wine list. I vincitori di quest’anno sono stati il Casa Matta di Oslo (categoria Ristorante estero), La Trattoria Enrico Bartolini (categoria Ristorante italiano), il Caffè Dante Bistrot (categoria Osterie), Vini e Capricci by Abraham’s di Malta (categoria Enoteca estero), Antico Vinaio di Cernusco sul Naviglio (categoria Enoteca italiana). Premi speciali a Salumeria Roscioli e Calandrino (qui il video con le interviste ai vincitori del Leccio d’Oro).

A Benvenuto Brunello non potevano mancare i top sommelier del Belpaese: un nutrito drappello di rappresentanti di ristoranti stellati e hôtellerie di lusso, selezionati da 32Consulting per il Consorzio del Brunello, che non solo hanno degustato le nuove annate, ma hanno confermato l’importanza del ruolo che da sempre ricopre il Brunello nell’alta ristorazione. Secondo un sondaggio realizzato per l’evento hanno quasi tutti (96%) un “tesoretto” di vecchie annate di Brunello custodite in cantina, da proporre in occasioni speciali, e nella carta dei vini di quasi 4 ristoranti su 10 sono presenti più di 30 etichette di Brunello tra le proposte. Ottimi i segnali per il futuro: secondo i sommelier il vino italiano nell’alta ristorazione è ripartito in modo eccellente (qui il video delle interviste ai sommelier). 

A Montalcino sono sbarcati anche 8 Master of wine internazionali: considerati i massimi esperti di vino al mondo, arrivavano da vari Paesi – dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dal Belgio alla Svezia, passando per Spagna e Canada – e sono stati accolti per il Consorzio del Brunello dal primo e unico Master of Wine italiano, Gabriele Gorelli. Oltre ad degustare le nuove annate e a scoprire il territorio, i Master of Wine hanno partecipato al convegno sui 30 anni di Benvenuto Brunello, raccontando il sentiment dei mercati internazionali nei confronti di uno dei vini-icona del made in Italy (qui il video con le interviste ai Master of Wine e qui il convegno al Teatro degli Astrusi).

Insieme a wine blogger ed influencer, che hanno avuto una giornata dedicata, quest’anno anche i wine lovers hanno avuto la possibilità di avvicinarsi, anche solo per un giorno, al proprio vino-mito, in un evento di solito “blindato” e riservato agli operatori. Una degustazione da sogno che è diventata realtà per tutti coloro che hanno acquistato il biglietto on line sul sito del Consorzio, dedicando un’intera mattina o pomeriggio all’assaggio delle etichette made in Montalcino (qui il video con le interviste ai wine lovers).

Chiusa l’edizione storica del trentennale, il Brunello di Montalcino, degustato in anteprima a Benvenuto Brunello, è pronto a sbarcare a gennaio 2022 sui mercati di tutto il mondo.