Montalcino: terra di vini anche Super Tuscan

E’ una piccola rivoluzione tutta interna al mondo del vino italiano quella che, fra gli anni ’70 e gli anni ’90, dà origine al fenomeno dei Super Tuscan, quei vini toscani che non fanno parte delle denominazioni classiche e che raccontano la fantasia dell’enologo che può esprimersi con maggiore libertà. Grandi vini rossi, potenti, dalla forte struttura ed un potenziale di invecchiamento elevato spesso caratterizzati da una nota di legno che ne definisce i sapori. Tutte caratteristiche che a Montalcino sono egregiamente espresse dal “re” del Sangiovese ma che descrivono pienamente anche i Super Tuscan che nascono sulla collina del Brunello. Non sono molte le cantine che scelgono di esprimersi anche attraverso questa tipologia che ha reso, insieme alle tante Denominazioni della regione, la Toscana famosa nel mondo ma la qualità e le caratteristiche di alcuni Super Tuscan made in Montalcino confermano quanto questo territorio sia vocato alla viticoltura. Tra i più conosciuti ed apprezzati in terra di Brunello è senza dubbio il Solengo, della cantina di Argiano, legato al padre dei Super Tuscan, l’enologo Giacomo Tachis, scomparso qualche giorno fa, ma la storia dei Super Tuscan, a Montalcino, è legata alla famiglia Frescobaldi e a Robert Mondavi. Si chiama Luce, nasce nel 1976 ed unisce le uve Sangiovese e Merlot. Un vino che ha ispirato molti vignaioli del territorio e che ha saputo conquistare il cuore ed il palato di appassionati di tutto il mondo tanto da essere il vino preferito di Leonardo Di Caprio e tra i nettari prediletti anche di George Clooney e Matt Damon.