Consorzio del Vino
Brunello di Montalcino®

NOTA STAMPA DEL CONSORZIO DEL VINO BRUNELLO DI MONTALCINO SULL'INDAGINE DELLA GUARDIA DI FINANZA

 

09/09/2014

 

Montalcino, 9 settembre 2014 - In merito alle vicende emerse dalle inchieste della procura di Siena che vedono il Brunello vittima di truffa sia sotto il profilo amministrativo sia commerciale, il Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci sottolinea come “E’ un fatto molto grave che potrebbe arrecare un danno sensibile al Brunello di Montalcino, ai produttori ed al suo territorio, un sistema che però fortunatamente – come in questo caso – ha  la forza e gli strumenti per individuare, isolare e combattere con successo chi abusa della notorietà del Brunello.  I reati contestati non lasciano dubbi: si tratta di una truffa verso il consumatore e soprattutto verso i produttori di Brunello, che subiscono questa vicenda e che reagiranno con durezza. Se e quando l’inchiesta confermerà le varie responsabilità il Consorzio si costituirà immediatamente parte civile e ricorrerà a tutti gli strumenti necessari per colpire simili comportamenti, ed in modo particolare coloro che sul territorio eventualmente avessero condotto gravi irregolarità o adottato  iniziative lesive dell’immagine del Brunello.  Del resto proprio il Consorzio a nome di tutti i produttori e del territorio ha collaborato sin dall’inizio delle indagini, indagini partite proprio dal sistema stesso dei produttori. Questa è infatti una vicenda che avrebbe potuto attentare alla credibilità e alla notorietà di un brand importantissimo del made in Italy che da sempre ha puntato sulla qualità in modo da distinguersi sul mercato mondiale e che proprio per questo, analogamente alle grandi griffes della moda, è maggiormente a rischio di truffa. Ed è proprio per evitare il ripetersi di comportamenti illeciti e lesivi del territorio – prosegue Bindocci – che già nei mesi scorsi abbiamo preso due provvedimenti molto importanti. Innanzitutto a luglio l’Assemblea ha approvato l’inserimento di un nuovo articolo nel disciplinare che introduce il controllo preventivo sulle vendite di uva e vino sfuso. I produttori dovranno comunicare le vendite con un preavviso di 48 ore, facilitando così ulteriormente il lavoro degli organi preposti al controllo. Sempre a luglio è stata varata la commissione che entro ottobre redigerà il Codice Etico cui tutti i produttori e coloro che ruotano intono al mondo del vino dovranno attenersi. Del resto - conclude Fabrizio Bindocci - da molti anni il Consorzio è impegnato a salvaguardare il lavoro dei produttori e tutelare i consumatori, un impegno che richiede una sempre maggiore attenzione e un aggiornamento continuo delle regole, a vantaggio del territorio, del brand e della qualità dei prodotti” .