Montalcino tra le 110 imprese più virtuose by Anna Di Martino su “Corriere Economia”

Il mercato italiano del vino cresce in modo esponenziale ed il Brunello di Montalcino sembra godere di ottima salute stando alla puntuale analisi della giornalista Anna Di Martino, che ha stilato la classifica delle 110 imprese vitivinicole più virtuose del Belpaese, oggi consultabile sulle pagine del “Corriere Economia” del quotidiano “Corriere della Sera” (www.corriere.it).
Sulle 110 “migliori” cantine italiane, ben 7 producono Brunello di Montalcino. Al n. 20 si piazza Banfi, una delle cantine leader del territorio di Montalcino con un fatturato, nel 2015, pari a 73,71 milioni (+5,3% sul 2014)ed un export che si aggira intorno al 41,6 milioni pari al 56,4% della produzione (15,7 milioni di bottiglie prodotte) della cantina che possiede ben 970 ettari vitati, 17 in affitto e da lavoro a 335 dipendenti.
Una fotografia, quella di Anna Di Martino, che analizza un campione sempre più significativo del mercato italiano, caratterizzato da un confronto crescente tra aziende private e mondo cooperativo.
Nel 2015, le 110 aziende prese in esame rappresentano un giro d’affari di 5,4 miliardi di euro (di cui 3,1 miliardi proveniente dall’export, che rappresenta il 58% sul fatturato complessivo). Hanno prodotto 1,9 miliardi di bottiglie, occupando oltre 11.000 persone. Le magnifiche 110, che pesano per il 43,7% sul giro d’affari totale del comparto, hanno chiuso l’ultimo esercizio con il segno più davanti al totale introiti: +4,47%, percentuale che sale fino al 5,72% guardando all’export e facendo registrare un confortante segno positivo anche in Italia (+2,79%), a riprova che qualcosa si sta muovendo anche nel mercato interno.
Tra gli imprenditori presenti nella classifica della Di Martino, sono ben 6 quelli che hanno interessi su Montalcino: al n. 4 si piazza Marchesi Antinori, che a Montalcino produce Brunello a Pian delle Vigne con un fatturato di 180,35 (4,7% sul 2014), export pari a 109,7 milioni (65,4%), con un totale di bottiglie prodotte di 23,4 milioni per un totale di 2.842 ettari e 441 dipendenti.
Al n. 15 si trova Frescobaldi, che a Montalcino possiede le Tenute di Castelgiocondo e Luce della Vite, e, con 530 dipendenti, 1350 ettari vitati e 10,7 milioni di bottiglie, nel 2015 ha prodotto un fatturato di 95,1 milioni (+10,80% sul 2014) di cui 61,2, pari al 68%, in export. Al n. 16 c’è Ruffino con un fatturato di 92,45 milioni (13%) export che arriva all’86% (93%) della produzione che, nel 2015 si è attestata sui 15,7 milioni di bottiglie per un totale di 450 ettari e 158 dipendenti.
Bottega, si piazza al n. 30 della classifica di Anna Di Martino – con 49 milioni (14%) di fatturato, di cui 36,7 milioni (75%) di export e 12,8 milioni di bottiglie prodotte su un totale di 33 ettari vitati e 130 dipendenti -mentre Bertani Domains – con i suoi 140 dipendenti, 440 ettari vitati ed una produzione di 3,7 milioni di bottiglie che ha generato 23,8 milioni di fatturato ed una crescita sul 2014 pari al 14,40% con export che si aggira sui 13,5 milioni (57%) – si piazza al n. 61.
A Chiudere la classifica di Montalcino, al n. 106 Agricola San Felice con 11,3 milioni di fatturato (+7% sul 2014), 6,4 milioni di export pari al 56,9% del totale delle 1,36 bottiglie prodotte su 215 ettari vitati e grazie al lavoro di 70 dipendenti.
Ottimo nuovo “piazzamento” per Montalcino ed il suo Brunello che dimostrano di non cedere il passo e di essere sempre al top tra le eccellenze enoiche del Belpaese.