Un’anima giovane e moderna incontra un Brunello “vecchio stile”: benvenuti a Pian di Macina

Una “bomboniera” elegante con tante qualità interessanti, una realtà dinamica a cui non dispiace esprimersi al singolare: solo Brunello di Montalcino, solo rigorosa qualità, solo voglia di crescere ulteriormente pur partendo da una base che sprigiona carattere e fierezza: Pian di Macina è frutto della passione e dell’ingegno di una persona, Simone Biliorsi, giovane brillante e con tante idee in testa. Ma attenzione, fare un passo alla volta è parte integrante della filosofia di un’ azienda che non nasconde le proprie ambizioni ma che lo fa’ con la testa ben ancorata sulle spalle. Il progetto ”vino” parte nel 2004 e si concretizza definitivamente con l’acquisto di “Pian di Macina 199” avvenuto nel 2018.Le uve provengono da un vigneto situato 3 km a sud del paese, in località La Croce, di fronte alla Tenuta Greppo. Parliamo di una zona pregiata e storica, le caratteristiche geologiche del terreno sono pietre, galestro e sabbia rossastra “lasciata sicuramente dall’antica presenza del mare”. Un ettaro di vigneto in tutto per una produzione che si aggira sulle 2.000/3.000 bottiglie all’anno esclusivamente di Brunello di Montalcino. La vendita diretta è sicuramente importante ma non va trascurato l’export dove Hong Kong rappresenta il primo mercato di riferimento,con gli Usa a seguire. “La prima annata di Brunello commercializzata – dice Simone Biliorsi – è la 2004 ma già dagli anni ’70 il  nonno Giuseppe produceva una limitata quantità di bottiglie per uso personale anche di Vinsanto. Fu lui a far partire il tutto,”un’enoteca in centro storico dove prima ci abitava proprio lui: purtroppo non ha potuto vedere l’apertura del negozio, “ne sarebbe stato orgoglioso”.

Giuseppe Pignattai, il nonno di Simone, è un nome importante per Montalcino in quanto è stato tra gli apicoltori storici di un territorio conosciuto nel mondo anche per la bontà del proprio miele. E il futuro di Pian di Macina? “Non voglio ingrandirmi – spiega Simone Biliorsi – ma ci sono già dei progetti che riguardano la cantina e l’accoglienza da realizzare in tempi non troppo lunghi. Il nostro Brunello lo definirei tipicamente “vecchio stile”, matura esclusivamente nelle grandi botti di rovere di Slavonia per circa 39 mesi. Puntando a vini longevi, la bevibilità risulta a volte non facile e immediata ed evolve nel tempo in maniera armoniosa. Carattere e personalità sono il nostro marchio, senza attenzione alcuna alla “facilità delle mode ed a fugaci notorietà”. Giovane, piccola, ma con le idee molto chiare. Pian di Macina è pronta a puntare sempre più in alto.