Dal Brunello al grano passando per l’olio: a Citille di Sopra l’amore per la terra è una meravigliosa biodiversità

Tradizione che vince non si cambia. Arriva da Torrenieri, e precisamente da Citille di Sopra, un’altra bella storia di valori, lavoro e amore per il territorio portata avanti da Fabio Innocenti. La famiglia si è sempre occupata di agricoltura già con Ferruccio e Fulvio, nonno e babbo di Fabio che nel 1997 divenne proprietario unico. Una svolta importante arrivò con la decisione di intraprendere l’attività vitivinicola che fu affiancata alla decennale esperienza nella coltivazione dei cereali. Fabio non ha mai smesso di rimboccarsi le maniche, studiò la natura dei terreni e la migliore forma di allevamento della vite da adottare, sapeva sin da subito che con la forza di volontà qualsiasi risultato non sarebbe stato impossibile. L’azienda oggi conta 105 ettari complessivi di cui circa 7 sono vitati. Il resto è ricoperto da oliveti, seminativi, bosco perché, come sappiamo, a Montalcino la biodiversità è di casa. A Citille di Sopra oltre alla produzione di vino, tra cui ovviamente spicca il Brunello di Montalcino, e di olio extra vergine di oliva, vengono coltivati circa 80 ettari di terreno per la produzione di cereali, leguminose e foraggi per l’alimentazione animale. La parola d’ordine è sempre l’attenzione alle varietà seminate per ottenere il miglior risultato possibile, un obiettivo favorito anche dal sistema colturale che alterna cereali ad altre colture in modo da non impoverire i terreni.

Tornando ai vigneti, il cordone speronato è la sola tipologia di allevamento utilizzato, i terreni sono mediamente argillosi, ricchi di calcare, con ampie zone tufacee, tendenzialmente magri: caratteristiche ideali per la vite posta in media collina che beneficia dell’assenza di nebbie, gelate e brinate tardive godendo, invece, di una ventilazione costante che è un toccasana per una buona protezione delle eventuali malattie delle piante. Il Brunello base viene affiancato da un “cru” che prende il nome dall’omonimo vigneto, “Poggio Ronconi”, che si trova sul culmine della collina a 300 metri di altitudine. Citille di Sopra produce anche la Riserva, il Rosso di Montalcino, l’olio extravergine di oliva e la grappa. La produzione di Brunello si attesta dalle 26.000 alle 28.000 bottiglie in base all’annata, il Rosso si ferma dalle 4.000 alle 5.000 bottiglie. L’export incide per circa il 40%, il Nord Europa rappresenta un canale di sbocco importante per l’azienda.

Tra i fiori all’occhiello c’è il rispetto per l’ambiente e l’ottimizzazione delle risorse. Dal 2012 Citille di Sopra è completamente autosufficiente per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, un impianto fotovoltaico da circa 20 Kw assicura un’energia pulita a tutta l’azienda che impiega anche altre fonti di energia rinnovabile. A ciò va aggiunto che le potature di vigneti ed oliveti vengono utilizzate per la produzione di acqua calda e riscaldamento degli ambienti.

“Ho avuto molti insegnamenti in famiglia – spiega Fabio Innocenti – ma ormai ho anche tanta esperienza sul campo, conosco la terra in tutte le sue sfaccettature. Il vino si fa ovviamente in vigna e non in cantina, non mi faccio coinvolgere dalla fretta, ogni passaggio deve avere i propri tempi”. Citille di Sopra prende il nome dal podere in cui sorge, Fabio è il “tuttofare” e fedele alla sua natura di lavoratore instancabile ha già in mente diversi progetti per il futuro. “Il prossimo anno vorrei inaugurare un laboratorio di trasformazione della farina per produrre la nostra pasta. Tra le idee c’è anche quella di ampliare la cantina per puntare sempre di più su accoglienza e degustazioni”.