Tutto nasce dalla terra, Il Poggiolo è una grande storia di famiglia nel segno del Brunello di Montalcino

Tutto nasce dalla terra e, se il seme è buono e la pianta riceve l’amore che gli serve, il risultato non potrà che essere vincente. La storia de Il Poggiolo è di lunga data, la tradizione della famiglia Cosimi legata alla campagna era già stata avviata da Bramante, abile contadino in quel di Castelnuovo dell’Abate e meccanico di trattori negli anni Trenta a Sant’Angelo Scalo dove aprì un’officina. L’anno da ricordare è il 1971 quando Roberto, figlio di Bramante, decise di comprare un podere disabitato in cui intraprendere un’attività vinicola poteva sembrare pura utopia: in quei terreni non si vedeva un filare di vigna e nemmeno l’ombra di una cantina. Ma come succede spesso a Montalcino, la passione, la forza di volontà, le competenze e i valori che si uniscono con un grande cuore riescono a raggiungere risultati spettacolari: da terra vuota ma dal grande potenziale a piccolo gioiello dove non manca proprio nulla, la metamorfosi de Il Poggiolo è stata un successo firmato dalla famiglia Cosimi.

Come ha spiegato Rodolfo, il figlio del compianto Roberto che oggi è alla guida dell’azienda, “all’epoca a Montalcino i produttori di Brunello erano appena 28, non era quel fenomeno economico e commerciale che abbiamo imparato ad apprezzare nei decenni successivi. Eppure, babbo Roberto ci ha creduto da subito, ha piantato i primi 3 ettari, ha comprato le prime vasche di cemento e le prime botti di rovere di Slavonia, da 30 ettolitri, dove qualche anno dopo, nel 1980, sono nate le prime 4.000 bottiglie di Brunello di Montalcino, annata 1975”. La lungimiranza ha pagato ed ha dato i suoi frutti. Oggi Il Poggiolo conta 31 ettari complessivi di terra, 8,5 a vigneto (2,5 a Brunello, 2 a Rosso di Montalcino e il resto ad Igt), una parte ad olivi e tanto bosco. Rodolfo aiutato dalla moglie porta avanti l’attività a cui ha iniziato a collaborare anche la figlia Viola. “La nostra filosofia? Fare vino consapevole. I diserbanti non si danno però se c’è bisogno di salvare il raccolto bisogna intervenire”. Il Poggiolo si trova nella parte sud-est della collina di Montalcino, la produzione include oltre alle tipologie di Brunello di Montalcino (Riserva compresa), il Rosso di Montalcino, l’Igt ma anche lo spumante Charmat Metodo Italiano e lo Spumante Champenoise Metodo Classico realizzato con Sangiovese Grosso al 100%. “Lo spumante è un grande impegno che portiamo avanti con soddisfazione dal 2009 e dal 2012 col Metodo Classico”, spiega Cosimi a cui le idee non hanno mai fatto difetto. L’ultima novità in uscita è lo “Chardonese” vino che nasce dall’incontro tra il Sangiovese e lo Chardonnay.

La voglia di sperimentare è un marchio di fabbrica di Rodolfo che, nell’ormai lontano 1985, ideò il “cru” di Brunello di Montalcino “Il Sassello” ma che non si è comunque mai dimenticato degli insegnamenti del padre. L’export oggi tocca una quota del 60% (Stati Uniti e Nord America sono i mercati di riferimento) e su appuntamento Il Poggiolo accoglie i visitatori che vorranno scoprire un’azienda storica che fa del mix tra tradizione e innovazione uno dei propri punti di forza.