Brunello 2016 e Riserva 2015 per una wine list “perfetta”: parola dei “sommelier stellati” dei più celebri ristoranti italiani

Dai grandi piatti degli chef stellati, simbolo dell’alta cucina italiana e della sua creatività a livello internazionale, fino a quelli della cucina di tradizione e di territorio, autentica e genuina espressione della nostra agricoltura. Il Brunello di Montalcino non fa distinzioni e, quando accompagna un ottimo piatto, abbatte anche le “barriere enogastronomiche”. Con la versatilità di questo grande vino che si conferma uno dei suoi punti di forza: parola dei sommelier stellati dei più celebri ristoranti italiani, che da “Benvenuto Brunello Off 2021”, raccontano le loro impressioni nell’assaggio di due annate straordinarie come la Riserva 2015 e il Brunello 2016, tutti d’accordo nella convinzione che il Brunello sia un “valore aggiunto” tanto per i piatti elaborati dei menù stellati che per una bruschetta con olio o un panino con un salume toscano, massima espressione della bontà della semplicità.


Per i più importanti sommelier italiani, il Brunello è un vino da scoprire con assaggi verticali per conoscerlo in “profondità”, e le cantine dei ristoranti stellati, vere e proprie “biblioteche enoiche” dove le grandi annate di Brunello hanno un posto d’onore, sono ideali per capire la storia e la strada che ha fatto una denominazione che presenta stili diversi, espressione dei singoli produttori ma anche delle zone di produzione, ma con un unico comune denominatore: la qualità. E dagli scaffali delle enoteche alle carte dei vini, le grandi annate, come il Brunello 2016 e la Riserva 2015, non possono che essere dei capisaldi e giocare un ruolo da protagoniste nelle wine list “perfette”.

Di questo e di altro abbiamo parlato – nel video le interviste integrali – con dieci sommelier di ristoranti stellati, come i tristellati Ivano Boso (Enoteca Pinchiorri), Sebastien Ferrara (Enrico Bartolini al Mudec), Matteo Bernardi (Le Calandre), Lukas Gerges (St. Hubertus) e Giovanni Sinesi (Reale), accanto a Cosimo Massaro (Four Seasons Hotel Firenze), Calogero Milazzo (Arnolfo), Maurizio Menichetti (Caino), Lorenzo Paoli (Hotel Brunelleschi) e Fabio Santilli (Gabbiano 3.0).