“Il Rosso di Montalcino, vino dal grande potenziale, sta vivendo un momento felice”. Parola di Aldo Fiordelli, firma di Decanter

“Il Rosso di Montalcino ha un grande potenziale e sta vivendo un momento felice”. Parola di Aldo Fiordelli, firma di Decanter, la più influente rivista enoica del Regno Unito, che ha dedicato di recente ampio spazio ai vini di Montalcino, non solo il Brunello (inserito tra i top trend del 2021) ma anche l’altra denominazione di pregio del territorio, il Rosso, elogiato in questi mesi da altri critici enoici (per Eric Guido di Vinous “la denominazione del Rosso di Montalcino non è mai stata meglio di come è oggi”).

“A Montalcino siamo di fronte a un combinato eccezionale di annate – racconta Fiordelli – da una parte la 2016 del Brunello e dall’altra la 2018 e la 2019 del Rosso di Montalcino. La 2018 è più sottile e approcciabile, con quel punto di alcol in meno che a mio avviso con i cambiamenti climatici è sempre più importante per avere vini non pesanti, con grande bevibilità. La 2019 è un’annata molto buona, più ricca, con più polpa e un ottimo equilibrio complessivo. Come ho scritto nell’ultimo articolo di Decanter il Rosso può essere molto divertente per provare a farsi un’idea di cosa sarà il Brunello 2019”. “Senza turisti stranieri, che come sappiamo hanno una propensione verso consumi importanti di vino anche in termini di fascia di prezzo – prosegue il giornalista di Decanter – gli italiani anche per via della crisi sono più inclini a risparmiare e si rivolgono a vini di una fascia più abbordabile. In questo senso il Rosso diventa interessante”.

Oltre a rappresentare una sorta di anteprima dell’annata di Brunello che verrà, il Rosso di Montalcino è anche meno impegnativo e particolarmente amato dalle nuove generazioni. “È un po’ considerato un baby Brunello – conclude Aldo Fiordelli – e quindi può essere un modo per entrare nel territorio da parte di chi è meno impegnato nel vino. Se io trovo nello scaffale di un supermercato un Rosso di Montalcino con una sua rotondità, di facile approccio, ma anche una complessità data dai suoli antichi di Montalcino, mi affezionerò a questa tipologia e quando avrò un’occasione importante, anziché un Barolo acquisterò un Brunello”.